A Sanremo buontemponi rassegnati spesso, alzando gli occhi al cielo, dicono “la madre dell’Ecomostro è sempre incinta”. In questi giorni natalizi pieni di malinconia, sempre più terribili e confusi per il coronavirus, con gli ospedali strapieni di ricoverati, famiglie in ansia, no vax, boom di contagi, caccia a tamponi e nuove mascherine sempre più care ed introvabili, code di ore per farsi vaccinare, regioni sul punto di passare in zona arancione o rossa, pandemia e disoccupazioni in aumento, per tacere di altri possibili e prossimi disastri, ci capita di vedere, sentire, leggere pubblicità di questo tipo: “Festeggia il Capodanno 2021-2022 a Villa Nobel a Sanremo. Con cenone, piatti di pesce, aperitivi, ostriche, champagne, gamberi rossi, filetto al Madeira, dolci, babà. Spazio anche a cotechino e lenticchie. Dopo cena Show After Dinner con Dj Set, Live show, Danza Aerea, spettacolo acrobatico”. Costo? 140 euro a persona. Il tutto in un moderno e vasto Roof garden innalzato nel giardino esotico e monumentale di Villa Nobel, fronte mare, pista ciclabile, Portosole. Un grande salone in grado di ospitare centinaia di persone, eventi di spessore, scienza, arte, scrittori, premi Nobel, illustri protagonisti del nostro tempo, all’interno di un singolare ed essenziale scatolone di vetro e metallo allestito dalla società privata Prime Equity, che gestisce la storica, splendida e museale Villa Nobel, di proprietà della Provincia di Imperia, inaugurato mesi fa e denominato “Serra La Fenice-Novità 2021/2022“.
E la cultura? Oscurata il 31 dicembre? Domande, curiosità legittime, come altre sorte in molti sanremesi che fa piacere dividere con tutti voi e che rivolgiamo a chi, forse, potrebbe o dovrebbe illuminarci.
La prima: se Alfred Nobel fosse ancora vivo che direbbe? Senza offese per nessuno sarebbe contento di vedere un ristorante nel suo giardino, una folla di invitati non invitati da lui tra i suoi alberi, il suo laboratorio, il cannone con cui sparava al mare, i suoi esperimenti balistici, la dinamite, le sue scoperte, invenzioni che avrebbero cambiato il mondo? O anche a lui verrebbero in mente le 4 parole del celeberrimo motto latino “Stultorum mater sempiter gravida”?
La seconda: se il Cenone di Capodanno si svolgesse in una proprietà privata, in un ristorante, in un castello, in un giardino di tizio, caio, sempronio, gentiluomo o cialtrone o in un deserto, benissimo, niente da eccepire, bravo, bis. Anche tris. Ma per Villa Nobel, un fabbricato ed un parco con precisi vincoli di interesse storico culturali, un museo patrimonio dell’umanità questa storia forse un po’ stona…O no?
La terza: Villa Nobel prima di tutto essendo la dimora dove Alfred Nobel, lo scienziato tra i più noti ed importanti al mondo, ha studiato, sperimentato, vissuto lunga parte della sua vita e dove ha esalato il suo ultimo respiro, non è solo un’opera d’arte, un monumento. È un simbolo, fa parte della storia, del nostro essere: non è un bene privato, è un bene pubblico, appartiene materialmente alla Provincia di Imperia, allo Stato, non solo a noi liguri, italiani, appartiene al mondo intero. Proprio per tutto questo Villa Nobel, il suo giardino, l’aria che vi si respira devono essere protetti senza contaminarli, salvaguardarli, poterli tramandare intatti a figli, nipoti, alle generazioni future, bianchi, rossi, neri, ricchi, poveri, intelligenti, educati o miseri.
La quarta: più burocratica, ma essenziale. Noi siamo certi che la “Serra La Fenice” di vetro e metallo sbocciata in mezzo al giardino tropicale di Villa Nobel abbia rispettato tutti i tempi, procedure, autorizzazioni previste per la sua realizzazione. C’è anche chi parla di “miracolo”. Essendo Villa Nobel un museo, una villa storica, un bene culturale di proprietà dell’Ente pubblico Provincia di Imperia, ha il privilegio di essere salvaguardata, protetta. Qualsiasi suo cambiamento deve rispondere a certe logiche, regolamenti, salvaguardie. Anche se dovesse solo cambiare una finestrella o il colore di una porta deve ottenere preventivamente permessi, autorizzazioni. La prima ad intervenire e rilasciare ok, autorizzazioni, licenze, probabilmente anche solo per risistemare un’aiuola o un davanzale, è la Regione, la Soprintendenza Liguria Archeologia, Belle Arti, Paesaggio, Cultura. La seconda è la Provincia di Imperia (attraverso il suo presidente) che ne è legittima proprietaria avendola acquisita. Terzo, il Comune di Sanremo. Essendo Villa Nobel nel territorio matuziano quindi anche Palazzo Bellevue, il sindaco Biancheri, l’assessore all’Urbanistica Donzella, la Giunta, il Consiglio comunale devono conoscere tutto della Villa, passato, presente, futuro ed intervenire prontamente per quello che compete loro. Un po’ come fanno anche quando agiscono, bloccano, multano, denunciano se una semplice pensilina non è in regola.
Mentre scriviamo ci hanno telefonato che anche a Palazzo Bellevue stanno parlando del cenone di Capodanno a Villa Nobel. Alziamo i calici e sinceri Auguri a tutti. Noi, per quello che potremo e sapremo, lo seguiremo.