Due serate in alta quota presso il Centro Culturale Fritz Roed a Villa Faraldi nell’alta valle del torrente Cervo.
Venerdì 14 e sabato 15 giugno, alle ore 21, l’alpinista imperiese/crissolese Stefano Sciandra, 45 4000 saliti in carriera, Socio del prestigioso Club 4000, riservato agli alpinisti che abbiano scalato almeno 30 degli 82 4000 delle Alpi riconosciuti dall’UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche) proporrà i suoi due lavori “Un Sogno chiamato 4000” e “i miei primi 40 4000…il Sogno Continua” sintesi delle esperienze sulle montagne più alte delle Alpi dal 2007 ai giorni nostri.
“Intanto – dichiara Sciandra – un ringraziamento a Corrado Elena, Sindaco di Villa Faraldi, per aver accolto con entusiasmo questa proposta che consentirà di effettuare un autentico viaggio in alta quota stando comodamente seduti.
L’intento – continua Sciandra – assieme al mio Staff coordinato da Paola Frugone e composto da Eric Dall’Olio e il suo Team LEAFPECTRE.COM, Edoardo Agnese e dal preparatore atletico Sandro Favero, è quello di far conoscere, oltre al magico mondo delle Alpi e delle sue imponenti vette, anche il Club 4000, fondato nel 1993, da Luciano Ratto (primo uomo al mondo ad aver scalato tutti gli 82 4000 ufficialmente riconosciuti delle Alpi, n.d.r.), e da Franco Bianco. Il Club 4000 è il più grande Gruppo di Alta Montagna al mondo e conta poco più di 500 Soci”.
Il Sindaco di Villa Faraldi Corrado Elena presenta l’iniziativa. “Ospitiamo con piacere questo doppio appuntamento. Il nostro territorio, come quello dell’intera Regione, ha una caratteristica unica, essendo compreso tra mare e monti. La biodiversità è protagonista assoluta. In pochi chilometri si passa da un ambiente marittimo a un habitat montano/alpino.
Il nostro Comune è molto attento alla cura e alla valorizzazione della sentieristica e alla tutela di quanto la natura offre nel meraviglioso entroterra ponentino. Per i tanti turisti che da anni ci gratificano con la loro presenza, un’opportunità per abbinare alla prime giornate di mare estive un salto decisamente in alto, da zero a 4000 m, scoprendo come anche chi al mare è nato, come Stefano Sciandra, possa essere uomo di montagna come, per altro, nella tradizione di tanti alpinisti liguri”.