In questo periodo di chiusure e riaperture hanno spadroneggiato per importanza ed interesse bar e ristori, ma moltissime sono state le categorie colpite, forse anche in modo peggiore. Le palestre non sono da meno e si sono ritrovate in due grandi periodi di chiusura, l’ultimo dei quali dura dal 26 ottobre.
Ne abbiamo parlato con Luca Capponi, proprietario della palestra “La Pineta” ad Arma di Taggia: “Siamo stati una categoria pesantemente colpita, prima col blocco totale ed ora con la possibilità solo di praticare attività all’aperto. Col blocco totale abbiamo proseguito l’attività online per restare vicini ai clienti anche a livello psicologico, poi con la possibilità di allenarsi all’esterno ci si è potuti ritrovare, anche se al freddo e con mille problematiche. Ma la voglia di stare assieme ha superato le difficoltà”.
Per molti la palestra è infatti come una seconda famiglia, un luogo per ritrovarsi in un gruppo, con la doppia valenza quindi sociale e sportiva.
Con le graduali riaperture è stato indicato il 1 giugno come data di riapertura totale anche per le palestre, ma restano ancora molti gli interrogativi: “L’importante è che ci avvisino in tempo su come riaprire, dandoci possibilità di effettuare le sanificazioni e le eventuali modifiche necessarie. Abbiamo tutti bisogno di tornare a riavere la vita di prima”.