Con un comunicato stampa l’amministrazione ventimigliese torna sulla prossima apertura di un centro provinciale di identificazione e transito per migranti.
“Il sindaco ha chiesto, come la logica vorrebbe, che il nuovo centro di identificazione e transito non sia situato a Ventimiglia ma neanche nel comprensorio intemelio. La frontiera è quella che attira i migranti che vogliono attraversare il confine, il messaggio deve essere che gli irregolari siano identificati e allontanati in un centro lontano dal confine e quindi lontano da Ventimiglia. E’ stato chiesto anche che non sia più accettato che ci siano centri di scodellamento persino alla presenza massiccia delle Forze dell’Ordine, ove viene dato da mangiare per strada, in modo improvvisato e all’aperto, come avviene tutte le sere nel piazzale innanzi al cimitero o lungo la strada per andare in Francia. Non devono essere accettati bivaccamenti, accampamenti e giacigli di fortuna, oltreché disumani anche igienicamente pericolosi. Come è noto, e su questo concordiamo tutti, la sorveglianza sanitaria impone anche una serie di protocolli sanitari per la tutela della salute pubblica, quindi mi aspetto, dice Scullino, che le Forze dell’Ordine abbiamo disposizioni per smantellare punti di ritrovo impropri. Dispiace al sindaco di Ventimiglia, infine, non poter avvallare alcune dichiarazioni apparse su organi di stampa, se effettivamente dichiarate, che tendono a sminuire l’impatto negativo del fenomeno o che disconoscono uno stato sofferenza della cittadinanza, particolarmente in alcune parti della città. E’ vero che nell’ultimo anno molto si è fatto, grazie all’attenzione del Prefetto Intini e delle Forze dell’Ordine che non ringrazierò mai abbastanza, come è vero che in quest’ultimo anno la presenza del flusso migratorio è restato costante ma ciò è avvenuto proprio perchè non abbiamo abbassato la guardia e non dobbiamo farlo. Avere una presenza costante di persone che girano per la città, soprattutto dalla tarda serata, che arriva tranquillamente a 150 persone, continua a creare nelle zone cittadine ove ciò accade forte disagio e sensazione di insicurezza, sarebbe sbagliato non riconoscerlo. Spero molto in questo protocollo d’intesa che firmerò molto volentieri se conterrà le richieste avanzate, sono fiducioso perché ho visto nel prefetto Di Bari, inviato dal Ministro Lamorgese, e nel Prefetto Intini la volontà di attenuare il fenomeno, soprattutto per evitare che si ricada nelle situazione emergenziale che abbiamo avuto a Ventimiglia dal 2016 in avanti, non intendo quindi abbassare la guardia, me lo chiedono i miei cittadini.“