Resta una situazione complicata quella dei trasporti internazionali con partenza o destinazione fissati a Ventimiglia, in particolare per quel che concerne i treni.
Riviera Time ha incontrato Sergio Scibilia, presidente dell’Associazione Giuseppe Biancheri, conosciuta anche come A.G.B., per discutere con lui circa l’attuale condizione delle due linee che, passando per la città di confine, oltrepassano la frontiera italo-francese.
“Persiste un problema di cambio di tensione tra i due Paesi: ogni treno che arriva dalla Francia deve fare determinati interventi prima di fermarsi. L’opera che permetterà la risoluzione di questo problema è stata finanziata e aspettiamo che venga conclusa, ma ad oggi non vi sono miglioramenti”, esordisce ai nostri microfoni.
Anche se nella vicina Costa Azzurra i treni da Nizza a Mentone sono stati potenziati, rendendo possibile in questo modo la presenza di più corse tra loro ravvicinate, Ventimiglia ne resta spesso esclusa.
“Dentro la nostra stazione ormai non c’è più lo spazio per fare le manovre necessarie. Questo vuol dire aver perso dei trasporti, delle occasioni, per i lavoratori frontalieri, ma anche aver perso la possibilità per tanti turisti francesi di raggiungerci più agevolmente”, spiega ancora.
Riferendosi alla linea Cuneo-Ventimiglia, anch’essa con passaggio e fermata su suolo francese, la situazione non è troppo diversa: “È stata firmata la convenzione tra Italia e Francia e rettificata alla Camera e al Senato, ai due rami del Parlamento Italiano, ma non abbiamo notizie della controparte francese: speravamo che il nuovo ministro Tabarot potesse intervenire, ma ad oggi abbiamo soltanto parole e nulla di concreto“.
“Per la zona in cui siamo la Costa Azzurra è la nostra Dubai: avremmo delle potenzialità economiche enormi, invece purtroppo i collegamenti non sono sufficienti. Addirittura abbiamo avuto un periodo in cui la biglietteria di Ventimiglia non emetteva più biglietti francesi. Una situazione che fa veramente pena”, conclude.
L’intervista a Sergio Scibilia nel video-servizio a inizio articolo.
