“Sono davvero contento del lavoro che i miei tre assessori stanno svolgendo al Tavolo del turismo e della promozione del territorio di Ventimiglia, unitamente alle associazioni di categoria”, lo afferma il sindaco Scullino, che ringrazia gli assessori Simone Bertolucci, Matteo De Villa e Tiziana Panetta.
“Tra i progetti da realizzare”, continua il sindaco Scullino, “vi era la sistemazione dell’antica Via Iulia Augusta che come noto fu progettata come collegamento diretto verso la provincia della Gallia dall’imperatore Augusto nel 13-12 a.C., poco dopo la conquista dei territori delle Alpi Marittime (14 a.C.) e si snodava dal fiume Trebbia, in Emilia, a fiume Varo, in Costa Azzurra. Iniziava nei pressi della città di Piacenza e toccava in sequenza: Voghera, Tortona, Acqui Terme, Vado Ligure, Albenga, Ventimiglia, Roquebrune-Cap Martin, Beausoleil, Cimiez-Nizza, per poi forse proseguire fino ad Arles, congiungendosi con la via Domizia verso il Rodano”.
Continuano gli assessori Bertolucci, De Villa e Panetta: “Il suo percorso è ancora oggi testimoniato dalla presenza di resti dell’antico tracciato, cippi miliari, moderni toponimi e antichi documenti. Abbiamo proceduto a ripulire l’intero percorso e a metterlo in sicurezza. È un percorso che valorizza l’ambiente d’incanto circostante, che ricorda la storia e tocca luoghi unici e di una bellezza naturale fantastica. È un percorso consigliato a chi piace camminare in ambienti naturali e poco frequentati. Le località interessate dal progetto sono state: il Trofeo di Augusto a La Turbie, il Mont des Mules a Beausoleil, il Monumento funebre di Roquebrune-Cap Martin, il Museo di Preistoria Regionale di Mentone e, per il versante italiano, le Caverne e il Museo Preistorico dei Balzi Rossi, i Giardini Botanici Hanbury e la piana di Latte, il Museo Civico Archeologico Girolamo Rossi (dove è allestito un punto informativo permanente), la chiesa di San Michele nel centro storico di Ventimiglia alta e la zona archeologica di Albintimilium a Nervia”.
Conclude il sindaco Scullino: “Il percorso, valorizzato con la mia prima amministrazione, era stato riscoperto grazie ad un progetto trasfrontaliero ALCOTRA, sotto il coordinamento scientifico dei lavori diretti, per il versante francese, dal prof. Pascal Arnaud della Università di Nizza/CNRS e per la parte italiana dalla dott.ssa Daniela Gandolfi dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri”.