Dopo 29 anni Andrea Spinosi, storico esponente della Lega, ha annunciato la sua uscita dal Carroccio. Lo ha detto stamane al Cafè Mania di via Aprosio a Ventimiglia, dove i leghisti per anni si sono riuniti. Spinosi toglie la spinetta della Lega dalla giacca e mostra il simbolo di Ventimiglia sulla cravatta: “D’ora in poi, sarà questo il mio simbolo”.
“Ieri dopo aver ricevuto le chiamate del segretario provinciale e cittadino della Lega e dell’onorevole Di Muro, ho declinato l’offerta di candidarmi nella lista Lega alle amministrative del 14 maggio. Oggi, dico che dopo 29 anni di appartenenze alla Lega, non rinnoverò la tessera da militante 2023 e contestualmente do le mie dimissioni irrevocabili dal consiglio provinciale della Lega”, ha esordito Spinosi, ex Lega.
Una decisione sofferta
“La Lega è stata la mia famiglia, dove ho messo cuore e passione, sempre in prima linea, da Pontida, a Roma, a Venezia. Da molto tempo la Lega non è più casa mia, era diventata molto stretta, ma adesso non riesco neppure più a entrarci in quella porta, perché il cuore e la passione non ci sono più; non c’è possibilità di esprimere un pensiero diverso, perché vieni subito escluso. C’è stata in Lega una sostituzione di persone, che hanno preso il momento buono e sono salite sul carro vincente e sono state subito messe a incarichi di responsabilità. Tutti amici, ma qui parlo solo di politica”, ha commentato l’ex consigliere comunale di minoranza.
Le elezioni
“Vedrò cosa fare. Sicuramente ci sarò ed è fuori di dubbio, perché la mia città viene prima di tutto. Desidero ringraziare dal profondo del cuore tutti i militanti vicino a me in questi anni in tante battaglie e quelli che purtroppo non ci sono più. In questo ultimo mese mi hanno tirato tutti la giacchetta ma devo decidere. Nei prossimi giorni incontrerò tutti tranne il centrodestra, che per me è lettera morta, per capire il da farsi”, ha concluso lo storico militante fondatore della Lega a Ventimiglia.
L’intervista completa a Andrea Spinosi nel video-servizio a inizio articolo.