A soli 5 giorni dall’arresto di un francese fermato alla barriera autostradale con a bordo 4 stranieri stipati nel bagagliaio sotto il peso delle loro valige, la Polizia di Stato mette a segno un altro significativo arresto di passeur.
L’attività info-investigativa è partita nella notte di domenica, nei pressi della stazione ferroviaria, dove avviene la maggior parte degli “agganci” da parte dei passeur. Il personale di Polizia, abilmente “mischiato” tra i possibili passeggeri, ha potuto osservare a lungo i movimenti di numerosi stranieri, alcuni dei quali già conosciuti, per poter comprendere se tra loro potessero esserci potenziali passeur. La paziente attesa e la preliminare attività di indagine hanno permesso l’osservazione di uno straniero, che pareva contrattare qualcosa con alcuni stranieri presenti in stazione. Nelle ore successive però nessun movimento destava interesse, tanto da indurre i Poliziotti al controllo di altre zone confinarie. Solo nel cuore della notte, nei pressi della barriera autostradale, la costante attenzione degli Agenti veniva sollecitata dall’arrivo di una Renault Espace con targa francese che viaggiava a velocità sostenuta pur apparendo appesantita.
Con fulminea velocità i poliziotti, sospettando il traffico di esseri umani, si sono preparati a bloccare il mezzo anche con l’ausilio dei colleghi a bordo delle auto di servizio.
Proprio questa azione di preciso coordinamento ha permesso di bloccare il mezzo un attimo prima che varcasse il pedaggio. L’acume investigativo ha dato immediatamente i suoi esiti, infatti, una volta aperto il veicolo, è stato possibile scoprire, nascosti tra i sedili ed il vano bagaglio, ben 11 clandestini, stipati in condizioni disumane e degradanti uno addosso all’altro, tanto da impedir loro anche il regolare respiro; tant’è che l’apertura dei veicolo, se da un lato ha posto fine alla speranza di varcare il confine seppur in modo illecito, dall’altra gli ha restituito aria e dignità.
Gli stranieri (due tunisini, due senegalesi, due algerini, un pakistano, un bangladese, un egiziano, un somalo ed un siriano) scortati nel cuore della notte presso l’Ufficio di piazza Libertà e sottoposti ai controlli di routine, dichiaravano di aver dovuto versare una somma ad uno sconosciuto, variabile tra i 150 e 160 euro ciascuno, per attraversare il confine. Gli stessi, al termine delle formalità di rito, venivano lasciati liberi.
Il passeur, un rumeno di 30 anni – I. Valentin, risultava essere stato già controllato in questo centro cittadino nel mese di marzo. In quell’occasione, all’interno del veicolo da lui condotto, furono scoperti numerosi extracomunitari, tra cui donne e bambini in tenera età, stipati a loro volta, in condizioni disumane, all’interno del cassone.
All’epoca, non era stato possibile procedere all’arresto in quanto non comprovabile l’intenzione di oltrepassare il confine.
Nella circostanza attuale invece, i poliziotti del Settore Polizia di Frontiera e del Commissariato di Sanremo, hanno tratto in arresto il citato cittadino rumeno, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato dal trattamento disumano.
Per lui si sono aperte le porte del carcere di Imperia.