Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa della consigliere comunale d’opposizione a Ventimiglia, Cristina D’Andrea, capogruppo “Sismondini Sindaco”.
“Nel 2024 una città dovrebbe far fronte alle esigenze di tutti, anche dei nostri amici a quattro zampe e dei loro proprietari.
Sembra assurdo che si decanti tanto la crescita e lo sviluppo della nostra città, ma non si tengano in considerazione le necessità elementari e primarie dei cittadini e, eventualmente di turisti in compagnia dei loro animali domestici, che poco costerebbero all’ente comunale.
Ventimiglia dispone di una sola area cani completamente decentrata e abbandonata e, di nessuna spiaggia cani adeguata.
Entrambe dovrebbero disporre di: uno spazio recintato, con struttura di almeno 2 metri, secondo le direttive Asl per le recinzioni dei canili, dunque almeno di 1,80 metri per queste aree; di una fonte d’acqua o doccia per la spiaggia; di zone d’ombra; di distributori di sacchetti e di contenitori di raccolta per deiezioni canine; sarebbe opportuno che non ci siano attrezzature di agility in quanto complesse da utilizzare da chi non adeguatamente formato; dovrebbe essere vietato l’accesso alle femmine in estro; dovrebbe essere previsto il divieto di gioco se ci sono più cani all’interno dell’area e, la predisposizione dello spazio in terra, per l’area cani, in modo da evitare un inutile manutenzione del manto erboso che a nulla servirebbe per questa finalità.
L’accesso potrebbe essere previsto attraverso codice fiscale o qr code da parte di chi voglia pagare una quota annuale minima (30 euro per esempio), che possa finanziare la pulizia e la manutenzione dell’area cani e della spiaggia cani.
Sono certa che nessuno avrebbe nulla in contrario a fronte di spazi decorosi, adeguati e dedicati.
Non tutti hanno la possibilità di avere un giardino o spazi adatti privati, ma non per questo dovrebbero privarsi della compagnia e del piacere di prendersi cura di un cane.
Inoltre, l’attività motoria è alla base del benessere dei nostri amici a quattro zampe.
Ci vorrebbe maggiore attenzione e sensibilità da parte di questa amministrazione verso queste tematiche e, aggiungerei, anche la promozione e il sostegno alle associazioni di professionisti che si occupano di formare e far conseguire un patentino ai proprietari di animali da affezione, per la corretta cura e gestione del proprio cane, in modo da contrastare episodi di abbandono ed episodi spiacevoli, come fanno già molti comuni d’Italia”.