I due mercati di Ventimiglia sono un punto chiave dell’economia cittadina sotto diversi punti di vista, tra cui commercio e turismo. Al momento, tuttavia, non mancano gli interrogativi sulla loro organizzazione.
Riviera Time ha incontrato Sergio Scibilia, segretario provinciale di Confesercenti, per discutere con lui la questione.
“Abbiamo due situazioni diverse. Al mercato coperto purtroppo le notizie non sono piacevoli: la chiusura ha comportato un vero trauma commerciale, con un calo fortissimo degli incassi alla riapertura”, spiega ai nostri microfoni. “Speriamo che il Comune si sbrighi a fare ciò che deve, perché ricordo che questa situazione è scaturita da una loro dimenticanza: mancava un certificato incendio, di competenza del Comune. Si tratta di un’area pubblica dove l’ente pubblico doveva garantire ai concessionari la possibilità di lavorare, ma non è successo”.
Se la messa in sicurezza della struttura, prevista entro il mese di ottobre, porterà a una riconquista di quanto perduto per Scibilia resta un mistero.
“I tempi per i lavori sono lunghissimi se si parla di ottobre, oltre un anno dopo l’incidente. Noi auspichiamo ci sia un ritorno dei nostri operatori, e proprio per ciò abbiamo proposto delle iniziative di rilancio del mercato coperto, tra cui utilizzare la tassa di soggiorno per fare della promozione, ma servono innanzitutto degli interventi mirati. All’interno il mercato avrebbe bisogno di essere concluso: con tutti i soldi che abbiamo speso comunque il mercato non è finito, restano delle zone abbandonate o non idonee“, spiega.
Rispetto al mercato ambulante del venerdì, Scibilia racconta: “C’è stato un grosso lavoro da parte dei nostri operatori, in accordo con il Comune, che ha portato a un riordino e a una riassegnazione dei banchi. Ciò ha consentito una riduzione dell’area mercatale. È il mercato più lungo d’Europa, però crea anche dei problemi ai cittadini”.
La riduzione oraria, chiesta a gran voce da numerosi cittadini, resta una questione delicata.
“Si tratta di una tradizione che abbiamo da 50 anni. Voler intervenire sugli orari è sostanzialmente, per quanto ci riguarda, una querelle politica che fa portare voti a qualcuno che diventa paladino della proposta. Consisterebbe in un vero e proprio danno all’economia locale anticiparne la chiusura, un amministratore serio dovrebbe comportarsi in modo diverso. Il mercato ambulante va regolamentato e su questo siamo d’accordo, nella questione dell’orario non vogliamo neanche entrarci perché è una cosa che non ha senso“, conclude.
Nel video-servizio a inizio articolo l’intervista completa a Sergio Scibilia.