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Domenica pomeriggio la Polizia di frontiera di Ventimiglia ha tratto in arresto due persone che avevano commesso poco prima un colpo presso una tabaccheria di corso Mazzini a Sanremo, asportando numerose stecche di sigarette per poi darsi alla fuga a bordo di una Peugeot 208 rossa, lasciando la tabaccaia in una condizione d’impotenza che non le impediva però di rilevare la targa.

L’attività di polizia scaturisce dall’immediata diramazione, da parte del commissariato Polizia di Stato di Sanremo, dell’informazione delittuosa relativa a un’autovettura Peugeot 208 in fuga verso la Francia, con a bordo i due responsabili, presumibilmente due francesi di origine nordafricana.

La polizia di frontiera, presente al confine per gli ordinari servizi di vigilanza, riceve la comunicazione attraverso la sala operativa e immediatamente collega il fatto ad analoghi colpi perpetrati nell’ultimo mese nelle aree di servizio autostradali della zona da malviventi muniti dello stesso tipo di autovettura, una Peugeot rossa.

Pressocché immediatamente gli agenti della Polizia di Stato avvistano l’autovettura segnalata mentre sta attraversando la barriera autostradale di Ventimiglia in direzione Francia. Viene attivato l’intervento della squadra mista, il dispositivo congiunto composto da personale italiano e francese delle Polizie di frontiera, il quale consente di effettuare inseguimenti oltre frontiera ed in profondità, ben oltre i limiti territoriali imposti dagli accordi bilaterali, proprio perché formato da personale misto. Ciò al fine di contrastare con maggiore incisività tutti i reati aventi carattere di transnazionalità.

La Polizia si è impegnata in un inseguimento, perché in quel tratto di autostrada, occupato da un cantiere, la circolazione si effettua a doppio senso di marcia su un’unica carreggiata a tre corsie, ove quella centrale è interdetta al traffico da birilli mobili. Tenta di arrestare il veicolo mediante l’utilizzo di dispositivi lampeggianti e sonori, ma il conducente non demorde: effettua pericolose manovre a zig-zag e percorre azzardatamente lunghi tratti contromano, incurante dell’intenso traffico veicolare, mettendo a repentaglio l’incolumità propria e quella degli altri utenti della strada.

Per evitare situazioni di pericolo, il personale di Polizia ha rallentato l’inseguimento sino al ripristino della viabilità su due carreggiate, riuscendo allora a bloccare il veicolo nei pressi dell’area di servizio di La Turbie con l’ausilio della Polizia francese, a oltre 10 chilometri dal confine di Stato.

A bordo del veicolo sono stati identificati due cittadini francesi di origine magrebina, un 31enne e un 26enne, entrambi pluripregiudicati in Francia per reati di oltraggio, violenza, violenza sessuale, furto, guida con patente sospesa per alcol e uso illecito di sostanze stupefacenti.

Sul sedile posteriore del veicolo viene ritrovata la refurtiva: numerose stecche di sigarette, 19 pacchetti sfusi, nonché della sostanza stupefacente. L’autovettura era già oggetto di ricerche in territorio nazionale perché avvistata in occasione di analoghi colpi messi a segno presso aree di servizio locali nel corso del mese di febbraio, in particolare presso l’Autogrill di Bordighera Nord e Bordighera Sud, allorquando erano state asportate rispettivamente 20 e 14 stecche di sigarette. Inoltre, il locale centro di cooperazione di polizia e dogana verificava che la stessa autovettura aveva commesso furto di carburante anche in Francia.

Entrambi i responsabili sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria italiana.

Il dottor Martino Santacroce, dirigente del settore polizia di frontiera di Ventimiglia, dichiara: “Questo arresto dimostra ancora una volta come il coordinamento tra le forze dell’ordine presenti sul territorio consenta di contrastare i fenomeni criminali che minano l’ordine e la sicurezza pubblica, anche quelli a carattere transnazionale, laddove la cooperazione bilaterale rafforzata ha rappresentato l’elemento determinante per porre termine a questi reati predatori posti in essere in maniera consuetudinaria da delinquenti d’oltralpe”.