Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Lega di Ventimiglia.
“In attesa dell’emanazione di provvedimenti da parte del Governo, l’Amministrazione comunale di centrodestra di Ventimiglia si è attivata intervenendo con i mezzi a propria disposizione per supportare le attività economiche ventimigliesi. A tal proposito la Giunta comunale, dopo aver ascoltato le associazioni di categoria, ha deciso di esentare per tre mesi Tari, Tosap e i canoni mercatali, nonché concedere gratuitamente spazi maggiori per i dehor. Questa scelta sinergica ci rende soddisfatti, ma altresì consapevoli che ciò non è sufficiente per la serena ripartenza delle piccole imprese della nostra città. Manca infatti il contributo del Governo, sia in termini di erogazioni a fondo perduto per le imprese, sia in termini di chiarezza sulla riapertura delle attività. Siamo in attesa che il Presidente Conte pubblichi il nuovo decreto (già aprile, fu maggio, ora dl rilancio) per capire come intenda supportare i Comuni italiani in queste iniziative di agevolazione fiscale. Siamo in attesa che definisca una volta per tutte quali attività potranno riaprire da lunedì, con quali distanze e misure da rispettare.
Altra questione è il mercato del venerdì per il quale abbiamo forti preoccupazioni, perché ad oggi il Governo non ha detto nulla sulla riapertura dal 18 maggio del commercio su aree pubbliche e nemmeno ha fornito indicazioni sulle disposizioni che i comuni devono rispettare per consentire lo svolgersi dei mercati. Tenendo conto dell’importanza che il mercato di Ventimiglia ha, essendo il più grande d’Italia, l’On. Di Muro è intervenuto in Parlamento per chiedere certezze a tutela dei commercianti ambulanti, dei negozi, bar e ristoranti che insistono nelle zone limitrofe alle aree di mercato e dei Sindaci che non devono essere lasciati soli in questa difficile attività di programmazione.
Come Lega Ventimiglia riteniamo il mercato del venerdì un’importante risorsa per la vita della città e deve essere salvaguardato in quanto rappresenta uno degli assi portanti dell’economia cittadina, sia per il mercato stesso che per il suo indotto”.