I cittadini ventimigliesi Raimondo Pittaluga, Nico Martinetto, Sergio Pallanca ed Enzo Barnabà hanno inviato al sindaco Di Muro la proposta di intitolare la statua “Maternità” del Lungoroja a Palma Unfer, la mamma che nel 1938 perse la vita a Ponte San Luigi per salvare uno dei suoi figli che stava per essere investito dal treno. Gli ricordano che la donna, proveniente da Paluzza (UD), al seguito del marito suo concittadino, Fioravante Mentil, che lavorava nell’adiacente cava Acquarone, “scorto – come recita la motivazione della medaglia al Valor Civile che le fu attribuita nel 1943 – un suo bambino che, sostando in mezzo ad un binario della linea ferroviaria, stava per essere investito da un treno, si slanciava in soccorso del piccino e riusciva a trasportarlo oltre il binario. Accortasi però che un altro treno sopraggiungeva a forte velocità, sull’altro binario, in senso inverso, con un ultimo disperato sforzo riusciva a gettare il bambino lungo la scarpata; ma non poteva sottrarsi all’investimento e perdeva eroicamente la vita.”
Alla luce di quanto sopra, i quattro cittadini propongono che la statua sita nell’aiuola spartitraffico le sia dedicata, al fine di ricordare – come sembra doveroso – il gesto di una madre fuori dal comune che perse la vita per salvare quella del figlio.
La lettera è stata inviata per conoscenza al sindaco di Paluzza che è ben felice dell’iniziativa e spera di venire a Ventimiglia per non mancare alla cerimonia di intitolazione. L’8 marzo scorso, Enzo Barnabà si era recato a Paluzza per parlare di Palma quale simbolo della commemorazione effettuata quel giorno.