La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Giacomo Giampedrone, ha stanziato un finanziamento di 118mila euro per la realizzazione di infrastrutture per una fruizione subacquea corretta e sostenibile dell’area di tutela marina di Capo Mortola, nel comune di Ventimiglia, a poca distanza dal confine francese.
L’operazione rientra nell’ambito del progetto transfrontaliero Neptune, che si occupa di valorizzazione del patrimonio naturale sommerso e della gestione sostenibile della subacquea ricreativa.
“I fondi – spiega Giampedrone – andranno all’Università di Genova, che è il soggetto attuatore delle attività previste dal progetto Neptune nell’area di Capo Mortola, una delle zone di maggior pregio naturalistico in tutta la costa del Mediterraneo settentrionale.
L’Università avrà il compito di progettare e realizzare un molo removibile a terra per l’approdo dei divers, dei mezzi di soccorso e di quelli di controllo dell’area, sistemi di ormeggio sostenibili sia per il diving che per il diporto e boe di delimitazione. Il tutto per garantire una fruizione turistica di un luogo di grande pregio e attrattiva garantendo la tutela dei fondali e dell’habitat”.
“L’attenzione della Liguria al mondo della subacquea è testimoniata, oltre che da una tradizione consolidata (il 24 luglio 1849 venne istituita proprio a Genova la prima scuola Palombari), dalla creazione, nel luglio scorso, del primo Distretto della Subacquea. Un progetto voluto da Regione Liguria per mettere a sistema le diverse realtà di questo settore e favorirne lo sviluppo”, precisa Giampedrone.
“Quello del diving – aggiunge – è un settore turistico di nicchia ma dal grande potenziale, che si nutre di luoghi di grande bellezza come quelli che si trovano sulle coste ligure. Anche per questo poniamo grande attenzione alla tutela dei fondali e del nostro mare, unendo a questo attenzioni gli interventi per rendere più agevole la loro fruizione, o andando alla ricerca di nuovi percorsi: nei mesi scorsi, infatti, Regione Liguria ha sottoscritto una convenzione con Arpal proprio allo scopo di individuare siti di grande interesse naturalistico al di fuori di quelli già conosciuti e praticati. Un modo per arricchire ancora di più la mappa della Liguria di punti di interesse e di attrazione”.