immigrati ventimiglia

La Polizia di Frontiera di Ventimiglia, sempre in prima linea nella prevenzione all’immigrazione clandestina, durante un servizio di Squadra Mista, organismo costituito da Polizia di Frontiera Italiana e Polizia di Frontiera Francese, secondo l’accordo del Quirinale del 2021, ha tratto in arresto il cittadino italiano G.G.P., di anni trenta, sorpreso a trasportare illegalmente in Francia alcuni stranieri privi della documentazione idonea a fare ingresso in quello Stato.

Nel dettaglio il 30enne, a bordo di una Fiat Punto di sua proprietà e già oggetto di precedenti segnalazioni da parte della Polizia francese perché probabilmente utilizzata per trasportare clandestini in Francia, faceva salire a bordo, nei pressi dell’autoporto di questa città di confine, quattro cittadini extracomunitari, risultati poi algerini e tunisini, per condurli illecitamente in Francia. Il tutto si svolgeva molto rapidamente, nel tardo pomeriggio quando il flusso veicolare è alquanto sostenuto, proprio per evitare di essere intercettati dalle Forze dell’Ordine. Queste, per scongiurare incidenti, data la sostenuta velocità e i numerosi cantieri presenti, resesi conto di quanto stava accadendo, decidevano di seguire la Punto in maniera discreta. Improvvisamente, però, il presunto passeur, dopo aver percorso alcuni chilometri di autostrada, resosi probabilmente conto di essere inseguito dalle Forze dell’Ordine, arrestava la marcia sulla corsia di emergenza e faceva scendere in fretta e furia i quattro occupanti il mezzo che, dopo aver scavalcato le recinzioni, si davano a precipitosa fuga sulle colline, tanto da obbligare i poliziotti ad un inseguimento appiedato, riuscendo ad intercettarne tre. L’uomo è risultato conosciuto in zona dalle Forze dell’Ordine in quanto pluripregiudicato per innumerevoli reati, tra cui porto abusivo di armi, lesioni e minacce.

Considerato che l’inseguimento si è concluso in Francia, previa autorizzazione di quelle autorità, la Squadra Mista ha proceduto all’arresto in territorio francese, conducendo il connazionale prima negli uffici della P.a.F., poi in carcere in Francia, dove sarà processato per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.