Domenica 2 luglio, ore 17, conferenza con proiezione di immagini presso la sede di “Italia Israele” di Ventimiglia, in via Sottoconvento 31, sulla figura di Alexandre Voronoff, fratello del noto chirurgo Serge, importante ricercatore nel campo dell’elettricità.
Per anni, amministrò la tenuta e la villa di Grimaldi comportandosi come un generoso “gran signore”, come ricordano i vecchi grimaldesi. Deportato a Drancy, in quanto ebreo, fu gasato ad Auschwitz. Saranno mostrate le commoventi lettere che scrisse alla moglie durante la prigionia e che saranno donate all’archivio dello Yad Vashem di Gerusalemme.
Si parlerà anche delle ultime acquisizioni storiografiche relative alla villa/château di Grimaldi, delle quali Enzo Barnabà parla nel libro “Il Sogno babilonese”. La villa, prima di Voronoff, appartenne a:
- James Bennet che la costruì villa e introdusse in zona la nozione di giardino di acclimatazione, facendo arrivare dall’emisfero australe centinaia di rarissime piante che gli permisero di creare un vero “eden tra le rocce”;
- Ella Waterman, una miliardaria americana che vi visse una vita non esente da deliri e dallo spiritismo. La figlia Romaine fu amante di D’Annunzio al quale verosimilmente finirono parte dei soldi ricavati dalla successiva vendita della villa;
- Sigmund Appenzeller, tra i maggiori protagonisti della società della Riviera dell’epoca. Curava l’imperatrice Sissi. Creò l’immenso sanatorio di Gorbio ed ampliò vistosamente la villa.