“‘Torna grande Ventimiglia, torna internazionale Ventimiglia, torna turistica Ventimiglia, torna sicura Ventimiglia…’
a me verrebbe da dire considerate le condizioni della nostra città, ‘torna piccola Ventimiglia, torna chiusa Ventimiglia, non passate da Ventimiglia e non tornate a Ventimiglia…'”, esordisce la consigliera comunale d’opposizione nella città di confine, Cristina D’Andrea, capogruppo Sismondini Sindaco.
“Le porte principali di accesso e uscita, della stazione vengono ancora chiuse, ogni sera, con catene e lucchetti alle ore 22: dunque avvisiamo tutti i turisti, viaggiatori, amici e le nostre migliaia di frontalieri che se per caso volessero giungere a Ventimiglia in tarda serata, troverete aperta solo un’uscita secondaria, priva di controlli o di indicazioni e, se per caso i nostri pendolari finissero tardi di lavorare o fossero vittime di ritardi delle ferrovie, tranquilli vi sorprenderà una piacevole corsa notturna nella nostra città, per recuperare il vostro mezzo, guardandovi le spalle”, prosegue D’Andrea. “Non capisco perché perduri questa decisione presa anni fa, visto che questa amministrazione sostiene che la nostra città sia sicura e che ci siano molti meno migranti, rispetto al passato, come promesso in campagna elettorale, mentre la realtà dei fatti è ben diversa: via Tenda è praticamente una tendopoli e, non si hanno più notizie del PAD previsto e annunciato all’interno del Ferrotel. Inoltre, attenzione alle strade che vi piacerebbe percorrere perché potrebbero essere inaccessibili, poiché per evitare di pulirle, si preferisce chiuderle, con questo modus operandi, dovremmo sbarrare tutte le vie della città per mancanza di pulizia”.
“Ora mi chiedo se non fosse meglio dare più soluzioni concrete ai cittadini e, meno slogan elettorali, oppure potreste enunciarne di nuovi: ‘Cercasi guardie del corpo a Ventimiglia’ oppure ‘Non aprite quella strada a Ventimiglia’”, conclude la consigliera riferendosi alla maggioranza comunale.