Si è tenuto oggi al Forte dell’Annunziata di Ventimiglia il convegno “Tecnologia digitale applicata alla psicologia clinica – Interreg VI-A Francia-Italia” nell’ambito del progetto INTEVIDI (Alcotra 2021-2027) che vede Asl1 capofila e beneficiari l’Università degli Studi di Genova, l’Université Nice Côte d’Azur e il Centre Hospitalier Universitaire de Nice.
L’area transfrontaliera presenta fenomeni critici e disuguaglianze nell’accesso alle cure. I dati mostrano un trend di crescita nell’ultimo decennio dei disturbi mentali.
In aumento il numero dei bambini che presentano un disturbo dello spettro autistico, i giovani in condizioni di apatia e isolamento sociale, gli anziani registrano un’aumento del tasso di Alzheimer e del deterioramento cognitivo, il tutto nella popolazione transfrontaliera.
I disturbi dell’interazione sociale possono portare all’uso di sostanze, fenomeni di devianza e violenza domestica. Queste problematiche sono più elevate nelle zone rurali con scarso accesso a servizi sanitari specializzati per questi disturbi.
Il Progetto INTEVIDI utilizza le tecnologie digitali nei servizi psicosociali, come la realtà virtuale e la videogame therapy, per migliorare la valutazione e la riabilitazione dei disturbi legati alle interazioni sociali in tutte le fasce di età, promuovendo così la qualità di vita dei cittadini e delle loro famiglie.
Il Progetto, del valore di €1.890.000,00 è cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Interreg Alcotra 2021-2027 per un importo di €1.512.000.
“Dobbiamo utilizzare la realtà virtuale per poter capire il funzionamento della mente. Si tratta di fare un salto in avanti di decenni: riuscire a capire il modo attraverso il quale le persone interagiscono con gli altri, il modo sottile alla base di tutti i conflitti con i quali viviamo e di tutte le patologie mentali”, racconta il dottor Roberto Ravera.
“Questo ci permette di utilizzare la realtà virtuale e i videogiochi come strumenti di terapia e valutazione, le app come strumenti che fanno fare un salto in avanti nell’ottica della prevenzione dei disturbi mentali. La maggior parte dei pazienti sono già nella cronicità, dobbiamo riuscire ad avere un intervento precoce che ci permetta di prevenire i disturbi mentali quando ancora è possibile. Questo è un vantaggio che realtà digitali ci danno”, conclude.
“La tecnologia digitale applicata alla psicologia clinica è un progetto innovativo e importante, ma soprattutto rappresenta un’ottica di cooperazione transfrontaliera nella quale si mettono al centro le problematiche relative ai disturbi legati alle interazioni sociali”, commenta afferma il Direttore Generale di Asl1, Maria Elena Galbusera.
“Da un punto di vista progettuale sanitario questo progetto è un capofila”, espone il consigliere regionale Mabel Riolfo. “Noi abbiamo in questo momento problematiche inerenti alle liste attesa e alla mancanza di medici, non possiamo perdere questa opportunità. Lavorare con i vicini francesi può essere una possibilità di svolta per il nostro territorio. Con questo progetto l’Università di Genova e l’Università di Nizza potranno lavorare insieme, con anche ASL1, per portare innovazione nella sanità”, conclude.
Le interviste a Marco Agosta, Alessandro Piana, Maria Elena Galbusera e Roberto Ravera nel video-servizio a inizio articolo.