A suo carico un ordine di esecuzione dovendo scontare l’inziale pena di anni 3 e mesi 4 di reclusione oltre alla multa di 2.700.000 euro oltre all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con aggravanti per trattamento disumano ed esposizione a pericolo di vita.
ABDILADIL Hasen, egiziano di 26 anni, malgrado la giovane età, già da anni era noto alle Forze dell’Ordine per la sua “attività” di scafista, che esercitava dalle coste egiziane fino a quelle siciliane, al largo di Pozzallo. Proprio dall’Egitto imbarcava stranieri i quali, pur tentando di dichiararsi siriani così da poter chiedere lo status di protezione, in realtà venivano identificati quali egiziani , molti dei quali minori e migranti provenienti da altri paesi dell’Africa subsahariana.
Già tratto in arresto a Pozzallo nell’aprile del 2016, unitamente ad altri 6 scafisti egiziani (uno dei quali minore), responsabili di aver condotto in Italia 208 migranti, aveva scontato un anno e tre mesi di custodia cautelare al termine della quale era stato scarcerato per decorrenza dei termini. Da quel momento si erano perse le sue tracce fino a ieri…, quando un attento poliziotto del Settore di Frontiera diretto dal dr Santacroce, impegnato in un controllo documentale presso la stazione di Ventimiglia, guardandolo attentamente ha avuto la sensazione di aver già visto la foto di quel giovane straniero da qualche parte…. Alla richiesta di esibire un documento lo stesso, con apparente timidezza e sguardo disorientato, fingeva di cercare un documento nelle tasche, documento che non aveva.
A quel punto, fatto scendere dal treno proveniente da Savona, veniva condotto presso gli Uffici di Ponte San Luigi per poter essere fotosegnalato e identificato. Proprio a seguito di questi riscontri, risultava possibile scoprire il provvedimento di esecuzione pena, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa nel novembre 2017, per il quale doveva espiare la pena residua di anni 2 e giorni 17 di reclusione e Euro 2.700.000,00 di multa, oltre alla pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici per anni 5, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, reato commesso in concorso, con le aggravanti previste dai commi 3 bis e ter, ovvero “persona trasportata è stata esposta a pericolo per la sua vita o per la sua incolumità” per procurarne l’ingresso o la permanenza illegale; oltre al trattamento “inumano o degradante” per procurarne l’ingresso o la permanenza illegale.
Al termine quindi delle procedure, lo straniero è stato ristretto presso il Carcere di Sanremo.
A tal proposito il Dirigente della Polizia di Frontiera, dr. Martino Santacroce, dichiara: “Anche questo arresto è l’ennesima testimonianza dell’impegno profuso dagli Operatori della Polizia di Stato. Attualmente i controlli in tutta la zona di frontiera sono stati ulteriormente rinforzati come disposto dal Questore di Imperia, dr. Cesare Capocasa, anche in considerazione dell’imminente festival di Sanremo per il quale si prevede l’arrivo di un notevole flusso di persone, per cui è necessario ancora di più monitorare chi arriva o parte per la Francia.
Il dispositivo è ben articolato e strutturato lungo tutta la fascia confinaria con l’impiego di unità militari dell’Esercito a disposizione della Polizia di frontiera”.