Incessante l’attività della Polizia di Frontiera al confine italo-francese di Ventimiglia, mirata al contrasto del fenomeno di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ad opera di cosiddetti passeur, evento favorito dalla presenza di migranti intenzionati a varcare il confine per raggiungere per lo più le destinazioni del nord Europa.
Gli uomini e le donne appartenenti al Settore Polizia di Frontiera, diretti dal Vicequestore Aggiunto Martino Santacroce, nell’ambito di un piano di rafforzamento dei servizi di specialità e di contrasto ai crimini transfrontalieri a seguito delle ordinanze emesse quotidianamente dal Questore di Imperia, Giuseppe Felice Peritore, in applicazione delle direttive emesse dal Prefetto di Imperia, Armando Nanei, realizzano quotidianamente un efficace sistema di prevenzione e controllo del territorio attraverso servizi di osservazione, messi in atto in particolare dalla Squadra Investigativa e di Polizia Giudiziaria.
Proprio quest’ultima ha messo a segno un’attività di particolare rilievo nel fine settimana, dove il servizio in Pattuglia Mista con il collaterale organo di Polizia P.A.F., in tarda serata, consentiva di rintracciare un furgone Renault con targa francese il quale viaggiava a pieno carico in direzione Francia sul vettore autostradale. Incominciava così l’inseguimento da parte del personale che, senza perdere il mezzo di vista, avvisava i colleghi d’oltralpe posizionati lungo la rete autostradale francese. Poco prima della barriera de “La Turbie” (Francia), all’atto della discesa dei migranti a bordo carreggiata, il veicolo veniva prontamente intercettato e sottoposto a controllo dal dispositivo misto in territorio francese. Nel furgone venivano identificati 3 passeur: I.M. di 55 anni, conducente del veicolo; I.D. di soli 20 anni e P.A. di soli 25 anni, tutti cittadini turchi. Nel vano posteriore venivano scoperti ben 15 migranti, tutti sprovvisti di documenti, asseritamente di nazionalità turca, bengalese, afghana ed irachena, stipati in condizioni disumane e degradanti. Venivano tutti accompagnati presso gli uffici della P.A.F. al valico di Ponte San Luigi dove si ultimavano le procedure per l’esecuzione dell’arresto per favoreggiamento all’immigrazione clandestina a carico dei tre passeur turchi, messi poi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria francese.
Da sottolineare l’inumanità e le condizioni degradanti della situazione, dove, nel cassone di un furgone, la cui funzione primaria è quella del trasporto di merci di vario genere, venivano stipate 15 persone, per la maggior parte sotto i trent’anni di età tra cui una donna, in condizioni umilianti.
Il traffico di migranti, che permette l’ingresso illegale di persone in uno Stato in cambio di un beneficio economico o qualsiasi altra forma di abuso, rappresenta una violazione del diritto internazionale nella sfera dei diritti umani, motivo per il quale la cooperazione tra la Polizia di Frontiera italiana e francese diventa essenziale per la lotta a questo gravissimo ed intollerabile crimine.
I servizi di pattugliamento congiunto alla frontiera di Ventimiglia consentono di operare a cavallo della linea di frontiera, annullandone di fatto la divisione territoriale e consentendo di effettuare arresti congiunti da una parte e dall’altra del confine, finalizzati al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina.