A Vallecrosia, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice, è stato allestito un particolare presepe, distinguibile dai suoi simili per via dei temi trattati.
La scena della Natività, di fatto, vede protagonisti Gesù, la Vergine Maria e Giuseppe circondati da immagini crude e denunciatorie della realtà odierna.
Tramite due pannelli laterali vengono esposte agli occhi dei visitatori immagini di guerre, bombardamenti, medici stremati dalla pandemia, inquinamento, animali deperiti, ma anche scene di violenza.
A spiccare, fra le tante immagini, è la foto di Giulia Cecchettin, giovane ragazza uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta l’11 novembre a Fossó, in Veneto; poco distante, la fotografia di un paio di scarpette rosse.
Tante le parole a fare da contorno alla particolare scelta stilistica, prima tra tutte la frase “Stop War”, ripetuta in entrambi i pannelli.
Gesù bambino, dunque, nasce ai giorni nostri, trovandosi circondato da grida di dolore e sofferenza lanciate da uomini, animali e dall’intero globo e, più concretamente, da grandi cumuli di macerie, posizionate intenzionalmente intorno alla culla.
Il presepe ha partecipato alla prima edizione del concorso organizzato dalla diocesi locale, denominato “Presepe… in Parrocchia”, e vinto dalla Parrocchia di San Giovanni Battista a Ospedaletti.
L’opera è posizionata di fronte l’altare, nella navata centrale, ed è visitabile ogni giorno nel normale orario di apertura della chiesa parrocchiale.
Le immagini del presepe nel video servizio a inizio articolo.