Il consigliere d’opposizione di Vallecrosia Fabio Perri (FDI) risponde al Vicesindaco Piardi sulla pratica comunale riguardante gli aiuti alle fasce più deboli.
“Le sue precisazioni non erano necessarie se non ad appagare la sua voglia di visibilità e di apparire su di un argomento che non ha alcun motivo”.
“I cittadini a seguito della pandemia stanno vivendo un momento molto difficile”, esordisce Fabio Perri, “e noi politici/amministratori dobbiamo dare delle risposte veloci e concrete specialmente quando riguardano aiuti ai cittadini, invece lei ci addita come peccatori per aver anticipato una cosa non definita, quando invece è stata approvata all’unanimità in commissione, cosa c’entra il consiglio comunale? Dovevamo tenerla nascosta ai cittadini? Ma scherziamo?”
“Il mio intento”, sottolinea Perri, “era semplicemente quello di dare un’informazione tempestiva non certo quello di uscire tra gli applausi. Credo che, se siamo bravi, attenti e puntuali a dare gli aiuti necessari, gli applausi ce li faranno i cittadini.
Lei rivendica di avere fatto un lavoro accurato che nessuno ha contestato a differenza sua, lei ha fatto quello per il quale i cittadini le hanno dato il consenso: l’amministratrice e il suo dovere”.
“Questo è il momento della collaborazione”, continua l’esponente in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, “non della rivendicazione con l’intento di mettere bandierine su ogni atto prodotto, noi ripeto siamo pronti a sostenere tutto ciò che è bene comune”.
“Il mettere in discussione il fatto che manca ancora l’approvazione del consiglio”, sostiene Fabio Perri, “atto puramente formale visto il voto favorevole in commissione di tutti i gruppi consiliari serve solo a confermare da una parte che: o in consiglio comunale ritirerete la pratica, e noi ci opporremo, oppure quello di disorientare i Vallecrosini in difficoltà in un momento in cui la certezza è un aspetto fondamentale non voglio essere logorroico, specialmente quando si parla di aiuti”.
“Non si preoccupi Assessore Piardi non avrò mai remore”, conclude Perri, “nel riconoscergli dei meriti a patto che questi agevolino sinceramente i nostri concittadini e non la sua eccessiva volontà di apparire”.