“In qualità di residenti e abitanti della zona, a Vallecrosia abbiamo dovuto constatare con grande amarezza l’abbattimento di almeno una ventina di oleandri ed aranci piantati oltre cinquant’anni or sono in via Don Bosco“, commentano i residenti della zona. “Ma grandissima preoccupazione suscita l’intenzione di proseguire la desertificazione di tutta la via: il progetto che ha l’ardire di definirsi di ‘riqualificazione’ prevede l’abbattimento del viale alberato, su entrambi i lati. Stiamo parlando di quasi un’altra cinquantina di alberi pluridecennali. Un intero ‘bosco’”.
“Non solo, è già stata manifestata l’intenzione di proseguire i lavori iniziati nell’ultimo tratto della via, dove si paventa lo sradicamento anche dei suoi maestosi tigli”, specificano. “Tutto questo denota una totale insensibilità nei confronti di un patrimonio arboreo che andrebbe invece protetto e salvaguardato e che al momento connota ancora, nonostante lo sfregio iniziato lo scorso 13 ottobre, l’unica via fittamente alberata della cittadina di Vallecrosia, già deturpata da uno sviluppo edilizio selvaggio”.
“Questa iniziativa deplorevole viene giustificata con l’esecuzione di un breve tratto di pista ciclabile, i cui benefici in termini ambientali saranno completamente vanificati dall’abbattimento degli alberi che finora hanno contribuito a migliorare la qualità dell’aria, ad ombreggiare, ad offrire riparo alle specie volatili”, continuano. “Infatti in completo disaccordo con le più attuali raccomandazioni a favore della salvaguardia e dell’incremento del verde cittadino per attenuare gli effetti della crisi climatica nelle cementificate zone urbane e in contrasto anche con l’art. 9 e l’art. 41 della Costituzione Italiana, che dall’11 febbraio di quest’anno sono stati arricchiti da un’attenzione particolare all’ambiente, a vantaggio delle future generazioni”.
“In tre mesi il progetto finanziato dalla Regione avrà distrutto il verde che è cresciuto nel tempo di una vita umana e che è l’orgoglio degli abitanti del quartiere, che l’hanno sempre amato. Si richiede pertanto l’immediata sospensione dei lavori già iniziati, la ripiantumazione della fila di oleandri ed aranci ormai abbattuti, la modifica del progetto in questa particolare zona che erroneamente viene descritta come “degradata” ma che è, al contrario, una delle più verdi, accoglienti e vivibili della città, proprio grazie al suo patrimonio vegetale”, concludono.
Luciana Lamberti
Maurizio Vichi
Alba Vichi
Emilio Vichi
Rudy Valfiorito (LIPU)
Giorgio Loreti (ANPI)
Corrado Ramella (Associazione Amici di Francesco Biamonti)
Ines Orrigo
Maria Rossetto
Gian Paolo Lanteri
Fiorella Marchetti
Marco Palmero
Biancamaria Aprosio
Barbara Malcotti
Michele Mazzilli
Mary Del Barba
Roberto Esposito
Annamaria Amalberti
Giacomo Pallanca
Carla Guglielmi
Remigio Amalberti
Edoardo Pallanca
Andrea Pallanca
Mario Molinari
Luca Anghinoni
Marinella Barozzi
Germana Montaldo
Lucio Collina
Graziella Conte
Giovanna Simonetta
Tiziana Brancato
Korobate El Mustapha
Luisella Carbone
Patrizia Sammartano
Elvio Romano
Miriam Gagino
Cristian Romano
Francesca Tagliaferro
Davide Vottero
Anna Marenco
Antonio Bacigalupi