A Valcona Soprana le gru non si vedevano probabilmente dagli anni ’70 quando vennero erette le tre palazzine sparse sul crinale. Argani che oggi sono fondamentali per la costruzione del rifugio che verrà e sarà il punto di partenza per passeggiate e percorsi ad anello. Tra i tracciati più interessanti – in fase di ripristino grazie ai fondi europei – quello che parte dal ponte Tanarello per risalire in località Barchei e dalle Salse giungere alle due Valcona.
Sulla carta, diventerà anche punto di ristoro. A partire dall’estate prossima. Intanto la quiete soave dell’ex malga viene interrotta, di tanto in tanto, dal rumore dei martelli e dei trapani.
I cantieri, grazie anche al superbonus del 110%, si sono avvicendati nel post-pandemia rinnovando il profilo del paese che comunque aveva accusato il colpo dell’alluvione 2018.
Ferragosto ha portato il chiasso festoso dei bambini e le famiglie scelgono la fresca brezza della sera (circa 13 gradi) che cala a 1.400 metri, allontanandosi alla svelta dall’afa della costa. I colori più vari, l’acqua che scorre (pochina a dire la verità) fanno da cornice alle Alpi Liguri con l’ingombrante Marguareis.
Qualcuno aspetta già l’autunno per percorrere i sentieri che conducono alle tacche di sanguini e cicalotti; invece il paese freme per festeggiare San Bernardo che protegge la vallata: la Santa Messa essa a Valcona Soprana sarà celebrata domani, giovedì 17 agosto, alle ore 11. Don Enrico officerà nella chiesetta accanto alla statua degli Alpini: piccola radura tra i tecci che, nel tempo, hanno trasformato la malga in frazione.
Con la dipartita dei pastori Stefano, Luciano ed Anacleto, i campanacci delle mucche sembrano un ricordo oppure rimangono lontani tintinnii di passaggio. Gli animaletti del bosco sembrano essersi abituati a gru ed impastatrici, così Valcona aspetta con ansia l’estate 2024. Una sorta di anno zero.