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Il 15 gennaio 2025, la Squadra Volanti della Questura di Imperia interveniva a Porto Maurizio, su segnalazione di una cittadina, in quanto dalla strada si sentivano provenire urla di una donna dall’interno di un condominio.

Una volta sul posto, gli operatori di Polizia cercavano di capire da dove provenissero le grida e bussando alla porta di un appartamento si imbattevano in un soggetto italiano di anni 44, il quale alla vista dei poliziotti richiudeva velocemente il portone di casa.

Nel tentativo di fare ingresso nell’abitazione, gli operatori della Volante, a causa della resistenza opposta dal soggetto, subivano lesioni per le quali si rendeva necessario il ricorso alle cure mediche.

I poliziotti riuscivano tuttavia ad entrare nell’abitazione solo dopo alcuni minuti, quando sopraggiungeva il genitore dell’uomo, proprietario di casa, il quale apriva la porta.

Da un controllo più approfondito emergeva che a carico del soggetto pendeva un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica di Torino nell’ottobre 2024, secondo il quale questi doveva scontare una condanna di 6 anni e 5 mesi di reclusione per precedenti condanne.

Per questo motivo, l’uomo veniva tratto in arresto, denunciato per resistenza e pubblico ufficiale ed associato presso la casa circondariale di Imperia in esecuzione del provvedimento emesso dalla procura del capoluogo piemontese.