Tullio Solenghi
Nella foto Tullio Solenghi

Sergio Maifredi torna a Imperia mercoledì 10 luglio con “Una serata pazzesca. Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio” e prosegue idealmente il progetto iniziato con il Festival Grock, manifestazione che si è svolta dal 2005 al 2017. Dodici edizioni che nel nome del grande clown hanno visto assegnare il Premio Grock – Città di Imperia sia a Paolo Villaggio (nel 2011) che a Tullio Solenghi (nel 2017). Un appuntamento significativo che rinsalda il legame tra il Comune di Imperia e Teatro Pubblico Ligure in occasione di uno spettacolo che avrà luogo nel cuore della città: la Banchina Aicardi del Porto di Oneglia. L’invito, alle ore 21 e con ingresso libero, è tornare a divertirsi con Paolo Villaggio, restituito per la prima volta alla sua grandezza di scrittore da un altro grande artista genovese, Tullio Solenghi, grazie a uno spettacolo che ha ideato insieme al regista Sergio Maifredi.

“Prendendo a prestito il titolo dello spettacolo, potremmo dire che quella del 10 luglio sarà davvero una ‘serata pazzesca’, per molteplici ragioni. Imperia avrà modo di accogliere un artista amato dal pubblico come Tullio Solenghi, di rendere omaggio alla genialità di Paolo Villaggio, il tutto nella cornice ampliata e riqualificata di Banchina Aicardi, che il sindaco Claudio Scajola e l’amministrazione vogliono rendere sempre di più luogo di socialità, cultura e spettacolo. È anche il ritorno nella nostra città di uno spettacolo firmato da Sergio Maifredi, che molti ricordano a Imperia per aver realizzato le più belle ed entusiasmanti edizioni del Festival Grock”, commenta l’assessore alla Cultura, Marcella Roggero.

“Paolo Villaggio – scrive Sergio Maifredi – con nitidezza, da artista acuto e feroce, ha saputo scolpire nell’immaginario collettivo personaggi in cui si riconosce l’Italia intera. Ha raccolto un’eredità antica, facendo discendere le sue maschere dalla Commedia dell’Arte per calarle nel nostro quotidiano. Paolo Villaggio ha una forza shakespeariana, Falstaff o Fool che voglia essere; è un clown senza malinconie o patetismi, ma potente, cinico e impietoso”.

Nella foto Paolo Villaggio e Sergio Maifredi

Tullio Solenghi restituisce la genialità e l’inventiva di Paolo Villaggio con affetto e maestria. Racconta aneddoti, storie da lui vissute con Paolo Villaggio, incontri; e poi lo legge, legge i suoi libri, i suoi pensieri, i suoi racconti, rivelandone la sua forza di scrittore. Villaggio è il creatore di alcune tra le più riuscite maschere contemporanee: dal paradossale e grottesco Professor Kranz, al timidissimo Giandomenico Fracchia, per arrivare al servile e sottomesso ragionier Ugo Fantozzi, forse il personaggio più popolare dell’intera storia della comicità italiana. Il suo libro “Fantozzi”, pubblicato nel 1971 e quattro anni dopo oggetto di una popolarissima versione cinematografica, nel 2011 per i 150 anni dell’Unità d’Italia è stato scelto dal comitato scientifico del Centro per il libro e la lettura – Ministero delle Cultura – tra le centocinquanta opere che hanno segnato la storia dello Stato Italiano. Espressioni come “megagalattico”, “poltrona in pelle umana”, “nuvola degli impiegati”, “salivazione azzerata”, “lingua felpata”, aggettivi come “mostruoso”, “pazzesco” e “agghiacciante” o inesattezze verbali come “venghi”, “vadi”, “dichi” sono state entrate nel lessico italiano grazie a Villaggio. Il clown potente, cinico e impietoso che Villaggio è sempre stato, continua a dimostrare la sua forza.

Info su www.teatropubblicoligure.it.