Approda al carcere di Sanremo il progetto “Il foulard del rispetto”, un laboratorio di cucito offerto ai sex offenders detenuti che si dimostrino interessati all’iniziativa. I sex offenders sono quelle persone il cui reato è identificato con l’articolo 609 bis del codice penale, ossia che hanno commesso crimini relativi alla violenza sessuale.
Il progetto è stato ideato e promosso dallo Zonta Club di Bordighera e Ventimiglia.
“Si è scelto di insegnare ai detenuti a orlare i foulard, che è un lavoro solitamente associato al genere femminile”, ha spiegato ai nostri microfoni Patrizia Sciolla, psicoterapeuta e socia del club, “questi capi sono stati decorati con disegni di ciliegie, che simboleggiano l’amore. Abbiamo voluto suscitare in coloro che hanno preso parte al laboratorio nuovi valori, che sarebbe poi il vero obiettivo della pena detentiva”.
Oltre che il rispetto verso le donne, il progetto ha voluto promuovere anche quello nei confronti dell’ambiente: infatti, le scatole contenenti i foulard sono state realizzate in un materiale ottenuto da scarti di ciliegia.
“Per noi è stato importante rivolgerci non solo alle donne maltrattate, ma anche agli artefici dei maltrattamenti”, ha aggiunto Gabriella Bodino, copresidentessa dello Zonta Club, “Questa è una tematica ancora in via di sviluppo: si pensi che in Italia esiste un solo punto di ascolto per questa categoria”.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Daphné, atelier di Sanremo e diretto dall’imprenditrice Barbara Borsotto.
“Questo progetto ha anche l’obiettivo di valorizzare l’artigianato”, ci ha raccontato Borsotto, “e infatti non è la prima volta che connotiamo eticamente la nostra produzione: già in passato avevamo lanciato progetti in favore del rispetto delle donne e dell’ambiente”.
Le interviste integrali nel video servizio a inizio articolo.