“Una grande vittoria del presidente Toti con percentuali altissime e una grande prova di Fratelli d’Italia in tutta la Liguria, una grande prova qui in provincia di Imperia, e una grande prova nella mia Sanremo dove Fdi ha raggiunto addirittura il 19,5% e dove ho raccolto quasi duemila preferenze sulle 3.720 a livello provinciale”.
Non nasconde la sua soddisfazione Gianni Berrino, assessore regionale uscente, nel commentare i dati ormai definitivi della tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio ligure.
“Un risultato ottimo anche grazie al contributo degli altri tre candidati di Fratelli d’Italia. Al momento sono il più votato in Liguria del mio partito il che significa apprezzamento per il lavoro svolto nei primi cinque anni e un’investitura per il prossimo quinquennio: non vedo l’ora di rimettermi al lavoro per il mio territorio cioè la provincia di Imperia e per tutta la regione”.
Da dove si ricomincia?
“Innanzitutto vorrei riuscire a dormire almeno una notte per otto ore – sorride Berrino – ed essere pronto per la trattativa con il Presidente e con gli alleati sulla distribuzione delle deleghe. Io non vedo l’ora di ricominciare e non ho timori riguardo al nome della lista che ha fatto scalpore, ‘Cambiamo’ di Giovanni Toti. Anche Fdi ha fatto un grosso exploit passando dal 7% delle europee dell’anno scorso all’11% su base regionale e più del 13% nell’imperiese ieri”.
“L’esito del referendum è dato da un voto di pancia e non politico – dice – è vero che si deve risparmiare ma non penso che quello di tagliare il numero dei parlamentari sia l’unico modo per farlo. Rispetto però il volere del popolo italiano che è sovrano e adesso il Governo di dovrà impegnare per fare una legge elettorale migliore anche nella nostra regione perché è chiaro che le province più piccole come la mia sono più penalizzate a livello numerico”.
“Voglio ringraziare tutto il mio staff. sia quello di Genova che quello locale a Sanremo, grazie a tutti gli elettori che mi hanno confermato la loro fiducia, e un grazie di cuore ai miei genitori che mi hanno permesso di coltivare la mia passione politica sin da giovane”.