Scade domani la manifestazione di interesse pubblico destinata agli alberghi liguri che intendono candidarsi per l’attività di accoglienza dei profughi. Il bando era stato aperto il 23 marzo per individuare strutture ricettive da destinare all’ospitalità temporanea della popolazione ucraina in arrivo in Liguria. Il periodo di disponibilità andrà dal primo aprile al 31 dicembre, mentre i contratti saranno attivati per una durata minima di 30 giorni e massima di 90 giorni e potranno essere rinnovati.
“Al momento sono 35 le domande pervenute dagli alberghi di tutta la regione segno della grande disponibilità da parte delle strutture. Domani o al massimo il 1 aprile si conosceranno le strutture che si sono rese disponibili ad ospitare i profughi, immediatamente stipuleremo le convenzioni tra Regione Liguria e gli alberghi. Nel frattempo fino ad oggi sono stati 4.027 gli ucraini presi in carico dal nostro sistema sanitario di questi 438 in Asl 1, 877 in Asl 2, 1.888 in Asl 3, 420 in Asl 4, e 404 in Asl 5, con 3378 STP emessi”. Lo comunica il presidente di Regione Liguri Giovanni Toti e commissario delegato a coordinare l’accoglienza dei profughi in Liguria.
I requisiti richiesti agli alberghi erano la messa a disposizione di camere singole/doppie/triple o quadruple provviste di servizi igienici, riscaldamento/raffreddamento, acqua calda/fredda, televisore, asciugacapelli, collegamento wi-fi e una disponibilità minima per struttura di 5 camere. Verrà attivato un servizio di pensione completa con colazione, pranzo e cena e l’eventuale accoglienza di animali di affezione. La tariffa massima riconosciuta per il servizio di pensione completa ammonta a 80 euro pro capite al giorno.
Queste risorse sono state stanziate dalla Protezione civile nazionale nell’ambito dei 10 milioni di euro previsti per dare attuazione ai primi interventi. Sul totale dei profughi arrivati 94 sono quelli già sistemati nelle due strutture messe a disposizione da Regione Liguria, Villa Santa Dorotea in via Liri e La Riviera a Savona su un totale di 175 posti complessivi. Intanto è in itinere una nuova ordinanza del capo del Dipartimento Nazionale della Protezione civile che prevede nuove misure per garantire l’ospitalità alla popolazione ucraina e nuove forme di sostegno per l’accoglienza.