Inaugurato ieri sera a Triora, in alta valle Argentina, il restauro della zona nota con il nome di Cabotina. Appena fuori dalla cinta di case del borgo, il luogo è divenuto noto come il ritrovo delle donne tacciate, a fine del 1500, di stregoneria, che qui erano solite compiere i loro riti, o meglio, questo è ciò che ci consegna la leggenda, ma in realtà si trattava di donne in grado di preparare unguenti e cure con le erbe, additate come capro espiatorio per la grande carestia che avvenne in quegli anni.
La Cabotina è meta del percorso turistico di Triora, e da qualche tempo non si presentava più nel migliore dei modi, ma ecco che grazie al contributo di Regione Liguria, che ha portato ben 190mila euro, aggiunti ai 10mila messi dal Comune, l’area rivive ora più bella che mai, con una nuova illuminazione rasoterra che ne esalta il selciato rinnovato e regalando lo splendido panorama sulle Alpi Liguri circostanti.
Presenti alla cerimonia ovviamente l’assessore regionale Marco Scajola e il sindaco Massimo Di Fazio, ma anche il presidente della Provincia Claudio Scajola, il vicepresidente regionale Alessandro Piana, il presidente del Parco delle Alpi Liguri Alessandro Alessandri, i sindaci dei vicini comuni montani di Mendatica Piero Pelassa e Rezzo Renato Adorno, oltre a tanti abitanti giunti per la ricorrenza.