È stata inaugurata questo pomeriggio in piazza del Castello a Triora la statua di un gatto gigante in bronzo, alto quasi 3 metri, alla presenza dell’amministrazione comunale, della cittadinanza e dell’artista Elena Rede, artefice dell’opera.
Sullo sfondo delle meravigliose montagne della valle Argentina, che circondano uno dei borghi più belli d’Italia, è così sorto il “Gatto di Triora“. L’imponente monumento fonde lo stile barocco con l’arte contemporanea partendo da una tecnica antica in cui il fuoco diventa il primo elemento in ogni processo di lavorazione.
La scultrice Elena Rede, artista di spicco nel panorama internazionale, realizza le sue sculture utilizzando il fuoco in ogni fase, dalla modellazione in cera alla fusione, dai ceselli alle multipatine. Così, pezzo per pezzo, il gatto riacquista vita, grazie all’elemento che un tempo lo ha condannato al rogo.
L’idea di creare un monumento dedicato al gatto è stata sviluppata dal team creativo internazionale Triora Project. Che presenta ora il progetto “Grand pardon”, vale a dire un grande perdono con l’installazione di un monumento simbolico in onore del gatto vittima della crudeltà umana e dell’Inquisizione nel leggendario borgo delle streghe. L’obiettivo è preservare la memoria di tutti gli animali che sono stati torturati e bruciati insieme alle streghe affinché la testimonianza di queste atrocità non venga dissolta.
“Siamo molto soddisfatti nel constatare che ci sono stranieri che investono e credono nel nostro territorio. Il monumentale gatto costituisce un’opera d’arte unica che contribuirà a promuovere e far conoscere il paese”, ha dichiarato il sindaco Massimo Di Fazio.