Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa diramata da Libera Provinciale, nella ricorrenza dei trent’anni dalla sua fondazione.
“Dal 1995 Libera celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, un modo per stare accanto ai famigliari nella richiesta di veritĂ e di giustizia. Quest’anno Libera compie trentâanni e la manifestazione nazionale sarĂ a Trapani, dove anche una delegazione di Libera Imperia, composta dai giovani del Presidio Livatino del Liceo Cassini, da quelli del progetto AmunĂŹ e da molti rappresentanti del coordinamento provinciale, sarĂ presente e camminerĂ accanto alle migliaia di persone che arriveranno da tutta Italia e dall’estero.
Anche nella nostra provincia ci saranno dei momenti di ricordo, che vedranno protagoniste molte scuole con cui da anni collaboriamo per promuovere una cultura della legalitĂ democratica. Proprio per dare continuitĂ ai percorsi educativi e formativi, che ci vedono impegnati tutto l’anno, il 21 marzo volontari e volontarie del nostro coordinamento saranno in piazza, con le scuole, a Sanremo, a Camporosso, con gli istituti del comprensorio di Ponente coordinati dal Gruppo Legalmente, a Pontedassio e a Imperia. Saremo accanto agli studenti e alle studentesse in questo importante momento necessario non solo per ricordare le 1101 vittime innocenti, ma anche per interrogarci sull’impegno che ciascuno di noi puĂČ mettere quotidianamente contro le mafie, la corruzione, il malaffare, il clientelismo, e per la giustizia sociale anche nel nostro territorio, anche nella provincia di Imperia.
Il percorso di Libera affonda le radici in quel sentimento di sdegno collettivo provato dopo le stragi di Capaci e di via dâAmelio. Uno sdegno al quale, perĂČ, nessuno di noi ha voluto arrendersi. Da trentâanni portiamo avanti un progetto collettivo che mette insieme persone e associazioni, per tenere vigile lâattenzione su mafie, corruzione e diseguaglianze.
Peppino Impastato Ăš stato ucciso nel 1978, Rosario Livatino, un giovane incorruttibile magistrato, nel 1990, e tanti altri, 1101, hanno trovato la morte per mano dei mafiosi; tra questi sono piĂč di 100 i ragazzi, colpiti dalla mafia siciliana, dalla camorra dalla sacra corona unita e dalla ândrangheta calabrese, che Ăš attualmente la piĂč diffusa nei nostri territori del Nord e domina il mercato della droga.
Da trentâanni, con costanza e desiderio di giustizia, realizziamo percorsi di impegno civile, informazione, economia sociale.
Trentâanni e un obiettivo fermo: togliere ogni giorno spazio alla presenza criminale, perchĂ© solo essendo liberi dal sopruso si puĂČ costruire rinnovamento e rigenerazione, crescita e futuro.Â
Ă grazie a chi decide di far parte di questo cammino se siamo riusciti ad attivare unâazione collettiva che ha portato a realizzare le acquisizioni dei beni confiscati alle mafie a Bordighera e Vallecrosia, e per questo ringraziamo tutti i volontari, giovani e non, che sono venuti insieme agli scout ad aiutarci per iniziare a pulire e riutilizzare questi beni.
La nostra provincia ha bisogno di crescere ancora e di far comprendere il pericolo che le mafie, anche quelle piĂč striscianti, rappresentano per i nostri territori.
Non fermiamoci quindi, ma continuiamo ad alimentare questâazione di liberazione, continuiamo a farlo insieme.”