Non si può certo parlare di moti di rivolta ma la notte scorsa ha visto degenerare lo scontro tra forze dell’ordine e un gruppo di giovani balordi, nella periferia ovest di Nizza.
Non volendosi sottomettere alle misure restrittive adottate in Francia e a fronte della notizia della misura del coprifuoco proprio a Nizza (in vigore da oggi dalle 23 alle 5) i delinquenti si sono dati appuntamento tramite Snapchat in una piazza del quartiere Des Moulins, nella banlieu di ponente. Nel messaggio social si faceva riferimento alla rivolta generale contro le azioni dei poliziotti chiamati a far rispettare i decreti anti-virus.
All’appello hanno risposto una trentina di giovani ignoranti e incapaci di capire la situazione e che hanno solo pensato al rischio che correvano i loro sporchi traffici illegali. In piazza Amaryllis hanno dato fuoco ai cassonetti come per lanciare un messaggio alle forze dell’ordine che sono inevitabilmente intervenute. Ad accoglierle è stata una sassaiola che non ha causato danni agli agenti e ai pompieri, i quali sono poi riusciti a disperdere l’assembramento.
La notizia di questa mini-rivolta è stata data in tempo reale dallo stesso sindaco di Nizza, Christian Estrosi mentre era in diretta, da casa sua essendo positivo, con l’emittente France2.
Usando modi decisamente civili, la sezione nizzarda della Lega per i Diritti dell’Uomo reagisce contro l’utilizzo dei droni per sorvegliare il rispetto delle limitazioni, definendoli assolutamente inefficaci e validi solo a scopi politici propagandistici. Tutto inutile: da questa mattina alle 10 un drone sorvola Mentone per poi spostarsi nel pomeriggio ad Antibes. E domani verrĂ utilizzato nel comune di Grasse.