Dal primo gennaio 2025, i pendolari liguri dovranno affrontare un aumento del 2,5% per biglietti e abbonamenti dei treni regionali Trenitalia.
Il rincaro, previsto dal contratto di servizio firmato tra Regione Liguria e Trenitalia nel 2018, arriva in un momento di forte malcontento tra gli utenti, già esasperati da ritardi e guasti frequenti.
La denuncia arriva da Selena Candia, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra (AVS) in consiglio regionale: “Questi aumenti si sommano a una situazione già grave sul piano tariffario: nel 2022, i biglietti sui treni regionali liguri erano più cari del 70% rispetto alla media del resto d’Italia. E ricordiamoci che questi rincari servono per pagare l’affitto di 48 nuovi treni, che sono contestati dai comitati dei pendolari perché più piccoli dei precedenti, per problemi di sicurezza nella parte posteriore dei treni Pop che viaggiano accoppiati, per l’impossibilità di viaggiare oltre Imperia e per i continui disservizi alle porte”.
Sulla stessa linea si esprime Jan Casella, consigliere regionale di AVS: “Gli aumenti dovevano essere congelati in attesa di risolvere i gravi disagi che colpiranno la rete ferroviaria ligure”. Casella critica anche la decisione di anticipare di due ore l’orario dell’Intercity 505 Ventimiglia-Roma: “Questo treno garantiva un collegamento utile per lavoratori e studenti che, dalle province di Imperia e Savona, devono raggiungere Genova in mattinata. Cambiarne l’orario in questo modo significa danneggiare gravemente l’utenza, già alle prese con molti disservizi”.
“Servirebbe un libro per elencare i problemi sulla rete ferroviaria ligure. Ci sembra doveroso ricordare una giornata drammatica come quella del 20 dicembre, quando i pendolari hanno impiegato anche sei ore per andare da Imperia a Genova e ritorno, per un’interruzione della linea. Le emergenze possono succedere, ma il taglio al personale delle squadre di soccorso ha allungato a dismisura i tempi per la risoluzione dei problemi”, conclude Casella.