Bruno Santori è un direttore d’orchestra, compositore ed arrangiatore. Tra le sue innumerevoli esperienze musicali, è stato direttore musicale del Festival di Sanremo 2009, condotto da Paolo Bonolis.
Qual è la “domenica bestiale” di Bruno Santori?
La domenica solitamente non sono molto dedito alle relazioni sociali. A meno che non abbia dei concerti, la mia domenica bestiale è molto low profile. Mi dedico a studiare quelle partiture che ancora non ho avuto il tempo di affrontare, e ad ascoltare quella musica che è per me motivo di curiosità ed approfondimento. Mi piace molto leggere di attualità ed informarmi sulle questioni sociali che coinvolgono il nostro paese e non solo, inoltre spendo un po’ di tempo sui social. Ho una passione per le automobili d’epoca, alle quali mi dedico, nel limite delle mie possibilità, per accudirle e poi per godermele insieme ad amici e a volte miei familiari. La televisione pubblica, non essendo per nulla appassionato di calcio e di gossip, non rientra fra i miei interessi domenicali.
Si è appena concluso il Festival di Sanremo. Qual è la prima edizione che ricordi?
Purtroppo dopo così tante edizioni alle quali ho partecipato, non c’è n’è più una nello specifico che io possa ricordare con dovizia di particolari. Però una in particolare non la posso assolutamente dimenticare, essendo stata la mia prima partecipazione e l’unica in qualità di artista. Avevo solo 18 anni, avevo tanti capelli e già un grande successo alle spalle con Soleado, che ha venduto qualche decina di milioni di copie nel mondo, ma ancora tanti sogni da realizzare come musicista e come uomo.
Ultima domanda, un po’ cattivella. Ciclicamente, si parla di fare il Festival lontano da Sanremo. È qualcosa più di una suggestione o è fantascienza?
Come si potrebbe pensare di portare le gondole a Genova o pensare di sradicare il Colosseo da Roma? La suggestione che Sanremo genera sul Festival non è di certo minore a quella generata dal Festival stesso. Quante volte si definisce nel solo termine di “Sanremo” l’intero Festival? Alcuni tentativi sono già stati fatti, sia da Pippo Baudo che da Mike Bongiorno, se non sbaglio. Tuttavia, niente di tutto ciò è rimasto né che sia degno di essere ricordato. Il Festival della canzone Italiana chiamato “Sanremo”, è nato a Sanremo e potrebbe eventualmente morire in questa città, ma non potrebbe di certo esistere altrove.
Giorgio Giuffra