Negli ultimi anni il fenomeno della “tratta delle donne” ha conosciuto una crescita esponenziale.
Donne, per lo più di origine nigeriana, vengono portate in Europa con l’inganno, promettendo l’inizio di una nuova vita lavorando ad esempio, come parrucchiere. Purtroppo però non è così e le donne finiscono per trovarsi in un giro di sfruttamento e schiavitù, anche di tipo sessuale.
Nella provincia di Imperia il fenomeno non è ancora stato accertato e confermato dalle autorità. La cooperativa Jobel, in sinergia con la Caritas Diocesana Ventimiglia – Sanremo, ha organizzato quindi un progetto per raccogliere dati, allo scopo di far emergere e portare alla luce il problema delle vittime della tratta.
Ce ne ha parlato Niccolò Marchesi, giovane psicologo che partecipa al progetto: “Usciamo e raccogliamo i dati. Facciamo delle uscite diurne e notturne. Durante il giorno principalmente andiamo a Ventimiglia perché essendo zona di frontiera è molto interessata dal fenomeno. Di notte invece ci rechiamo specialmente da Sanremo a Imperia andando a parlare con le ragazze che lavorano in strada”.
La maggior parte delle donne che lavorano di notte sono nigeriane e hanno dai 16 ai 25 anni. Il progetto terminerà a febbraio 2019 e i dati verranno consegnati alla sede di Genova per poi fare domanda per un maggior numero di fondi per intervenire e aiutare le vittime.