“La mia porta sarà sempre aperta per incontrare cittadini, ristoratori, gestori dei locali, di piscine, palestre, agenti di viaggio, commercianti e tutte le attività in difficoltà, ma è necessario fare chiarezza sui compiti e sui limiti delle Regioni, che si sono ritrovate a esaminare i contenuti del nuovo Dpcm a cose già fatte e che proprio per limitare i danni alle categorie avevano avanzato numerose proposte che purtroppo sono rimaste inascoltate”. Inizia in questo modo un lungo post social del governatore ligure Giovanni Toti per commentare l’incontro avuto, questa mattina, con gli esercenti scesi in piazza a Genova per protestare contro l’ultimo dpcm del Governo.
“Invece di imporre chiusure dal sapore punitivo che di fatto penalizzano sempre i soliti lavoratori, ecco cosa potrebbe fare il Governo per aiutare concretamente il Paese a superare una delle emergenze più difficili che si sia mai trovato a gestire – prosegue Toti dando avvio a un elenco di vari punti:
– Assumere a tempo indeterminato il personale dell’emergenza
– Assumere nel sistema ospedaliero medici non specializzati
– Assumere infermieri anche se non hanno ancora completato il corso di studi con iscrizione all’Ordine
– Dare la possibilità di trasferire agli operatori sanitari le funzioni più semplici della professione infermieristica
– Cancellare i concorsi e permettere le assunzioni dirette per tutti i ruoli
– Dichiarare i tamponi rapidi strumento di diagnosi al pari di quelli molecolari
– Semplificare la notifica di quarantena per permettere agli Uffici di Prevenzione di usare per la gestione anche personale non altamente specializzato”.
Il presidente spiega poi che: “Le Regioni su tutto questo non hanno purtroppo alcun potere. Non solo, il Commissario di Governo Domenico Arcuri ha firmato le deleghe per autorizzare la Regioni ad agire sul potenziamento della rete ospedaliera, come previsto dai piani imposti dal Governo e già predisposti da Regione Liguria durante l’estate, solo la prima settimana di ottobre, quando l’emergenza Covid e l’aumento esponenziale dei contagi erano già ripartiti. Questo giusto per rinfrescare la memoria a qualche scienziato o politico che, frequentando troppe poltrone e pochi ospedali, forse ha perso di vista le priorità del Paese”.