Sarà il Consiglio di Stato a pronunciarsi su quella che da molti, a Santo Stefano al Mare, viene soprannominata “la vergogna”.
Il progetto per una discarica di inerti sul territorio comunale di Terzorio venne presentato nel 2007 dalla Siter Srl e da allora non ha mai smesso di far discutere. Il progetto è stato fortemente contrastato a più riprese dal Comune di Santo Stefano.
Il luogo individuato per la discarica si trova in zona Valle Bevitore. Per essere raggiunto, i camion carichi di rifiuti dovrebbero passare a decine in via Ponte Romano, quasi completamente sul territorio di Santo Stefano, con evidenti disagi tra cui danni alla strada; pericoli alla viabilità in una zona frequentata per i suoi impianti sportivi; e un danno di immagine non indifferente per un paese a vocazione turistica.
Da Terzorio, invece, la discarica non si vedrebbe nemmeno e il Comune incasserebbe cifre importanti dalle royalty.
Nel 2012 il Consiglio comunale di Santo Stefano si schierò contro il progetto. Nel 2014 la giunta provinciale approvò l’opera dichiarandola “di pubblica utilità”. Nel 2015 partì, quindi, il ricorso al Tar, che fu poi accolto.
Ora la Siter Srl ha chiesto al Consiglio di Stato di esprimersi in merito, mentre Santo Stefano ha aggiunto un’altra ragione per stoppare immediatamente l’iter, ossia il rischio di dissesto idrogeologico. Si attende ora la sentenza.