“Non voglio trasformare questa campagna elettorale in un confronto di perizie tecniche”, afferma il candidato sindaco del centro destra civico e partitico Gianni Rolando, in merito alla querelle sulla discarica dei materiali di scavo dell’Aurelia Bis a Pian di Poma. Rolando sul tema vuole fare chiarezza affermando che: “È importante per la città in quanto ‘ruberebbe’ al mare almeno 20mila metri quadrati di superficie, equivalenti a circa 1.000 posti auto o a due campi da calcio”.
“Il costo della discarica non sarebbe a carico del comune perché rientrerebbe nei costi di costruzione dell’Aurelia bis a carico di Anas, purché sussista il giusto equilibrio economico. L’opera è fattibile – prosegue Rolando – in quanto basta leggere le carte esistenti e si evince che in quel punto la poseidonia è distante circa 60 metri rispetto ai piedi dell’attuale scogliera e quindi è possibile l’allargamento di almeno 50 metri per un fronte stimabile di 400 metri lineari. È naturale che prima di riempire di terra sia necessario realizzare una scogliera di protezione e successivi teli di tenuta con geotessile, per non inquinare; è la normale prassi. Leggendo i dati forniti dall’ing. Puppo in base ai costi, prendendo per buone le quantità di scogliera necessarie per ogni metro lineare di intervento espresse dal collega, anche se in una prima analisi si potrebbero avere riduzioni anche sensibili, si precisa che l’intervento è lungo 400 metri e non 700 metri e che a tergo della nuova scogliera esiste comunque la scogliera esistente, progettata da Puppo e quindi ritengo con gli stessi criteri. Ipotizzando di recuperare un terzo in volume della scogliera esistente (valore ampiamente cautelativo), si evince come il costo globale dell’opera della scogliera possa essere pari a circa 10 milioni di euro”.
“Si tenga altresì conto che lo scavo di una galleria profonda, come quelle dell’Aurelia bis, costituisce di per se una ‘cava’ di massi e quindi si avrebbe un ulteriore risparmio dei costi (sempre a carico di Anas)”, spiega Rolando. “Per alloggiare i circa 200mila metri cubi di rilevato, in base ai prezzari attuali, è necessario pagare ai gestori delle discariche una somma di circa 9,5 milioni di euro. Fermo restando che Anas avrebbe un grande risparmio economico dovuto anche al discorso relativo al trasporto di pochi chilometri, dalla Cava Cangiotti in località Capo Nero, dove è previsto il raccordo fra l’Aurelia attuale e l’Aurelia bis ,a Pian di Poma”.
“Quindi – conclude Rolando – Anas avrebbe un notevole vantaggio economico, e soprattutto Sanremo avrebbe gratis un ampiamento della superficie fruibile e soprattutto non avrebbe, almeno per questi 200mila metri cubi, transito di camion in città. Ritengo fondamentale questa scelta da perseguire con forza con Anas, da parte dell’amministrazione comunale con il confronto di idee con i cittadini e la elaborazione dei necessari progetti esecutivi”.