Da 15 anni sono un punto di riferimento per gli amanti degli animali in provincia di Imperia e dirigono un’associazione pensata per ‘scavare alla ricerca delle radici antiche che legavano l’uomo alla natura’.
Divisa in due sedi distinte, una situata a Taggia e l’altra a Bussana, l’associazione “Terra di Confine” si occupa di assistenza e recupero di animali domestici (oltre che selvatici) ed è specializzata in tre diversi settori: l’equitazione, la falconeria e la cinofilia. In aggiunta, nell’oasi sono presenti una capretta, una gallina e un gatto, quest’ultimi residenti sin dalla nascita dell’attività, situata sull’argine sinistro di Taggia.
A condurre l’organizzazione sono Sabina Camarda, insegnante di equitazione, di falconeria e guardia zoofila, oltre che consulente del Corpo Forestale e dell’ASL per quanto riguarda fauna selvatica, cavalli e rapaci della provincia e Davide Nizza, guardia zoofila ed addestratore ENCI di alto livello, specializzato nel recupero di cani con particolari problematiche e della formazione di binomi per le attività di soccorso (ricerca in superficie e macerie, mantrailing).
“Una parte di ‘Terra di Confine’ si occupa di animali maltrattati, ai quali cerchiamo di dare una seconda vita – commenta Sabina Camarda. – Alcuni di loro si occupano di disabilità e ci aiutano quindi ad aiutare gli altri, ma principalmente, soprattutto per quanto riguarda i cavalli, si tratta di un recupero da situazioni spesso molto problematiche. Ci piace vederli sgambare e rotolarsi nel fango, come normalmente fanno in stato di natura. Bisogna ricordarsi che l’immagine del cavallo tirato a lucido e spazzolato è un qualcosa di comunque distante dalla loro natura reale”.
Il lavoro di Sabina e Davide a stretto contatto con gli animali comprende l’addestramento, incontri didattici e di formazione, il salvataggio da situazioni difficili ed il recupero fisico e mentale, seminari e stage. Ognuno, naturalmente, con le caratteristiche specifiche che fanno parte della natura dell’animale in questione. Mentre, ad esempio, per quanto riguarda cani o cavalli si può parlare di un rapporto di addomesticazione, ma lo stesso non si può dire per gli uccelli rapaci.
“Si tratta di un rapporto di condivisione – prosegue Camarda. – Il rapace non ha la possibilità di affezionarsi al falconiere, ma c’è una sorta di rispetto reciproco. Noi condividiamo un percorso. Il rapace è il nostro ‘compagno di viaggio’. Il metodo di addestramento va sull’etologia dell’animale. Vado sulle esigenze del rapace e le utilizzo affinché riesca ad ottenere il suo rispetto ed il suo riconoscimento quale risorsa e riferimento. Se mi comporto bene il falco ritorna da me, se non mi comporto bene se ne va. Ti insegnano a tirare fuori il meglio di te e metterti in gioco. E devi imparare a leggere il loro messaggio corporeo, mentre loro leggono il tuo”.
“Per quanto riguarda i cani, lavoriamo spesso con i cuccioli – dice Davide Nizza, che gestisce un campo dell’associazione dedicato ai cani a Bussana. – Ci sono proprietari consapevoli che si impegnano a educarli e a supportarli nello sviluppo e nella crescita. Ci è capitato di lavorare con cani relativamente problematici, da situazioni semplici fino a situazioni in cui il cane non era nelle condizioni ideali per le sue attitudini. Un cane dal carattere forte e ben orientato ad una certa attività in un ambiente molto sedentario e cittadino può manifestare segnali di disagio e stress, perché non riesce ad esprimersi. A quel punto interveniamo noi, orientiamo la relazione fra proprietario e cane verso le attitudini del cane. Cerchiamo di basarci sul tipo di cane che abbiamo a disposizione. L’indole del cane non si può cambiare, ma si tratta di trovare un equilibrio fra padrone e animale”.
Il futuro dell’associazione prevede un parziale trasloco da Taggia e lo spostamento verso nuove sedi.
“Taggia rimane, ma ne rimarrà una piccola porzione gestibile dedicata al lavoro con animali di più piccola taglia. Nei nostri progetti vogliamo fare una sede un pochettino più libera a Triora, grazie anche alla disponibilità dell’amministrazione comunale, che è molto presente, ed un altro sito sul quale stiamo lavorando, dove vorremmo fare un qualcosa che possa portare numerose persone a conoscere il mondo della falconeria, dell’ambiente selvatico e il patrimonio boschivo della nostra regione”.
Nel video servizio a inizio articolo le interviste integrali a Sabina e Davide.