Tra tante incertezze e poche conferme, ci si avvicina alla sfida di Coppa Davis tra Italia e Corea del Sud in programma a Cagliari venerdì 6 e sabato 7 marzo.
Da qualche giorno gli azzurri si stanno allenando sui campi in terra del Tc Cagliari ed è per tutti noi motivo di grande orgoglio che tra di loro ci siano due ‘racchette’ locali come il confermatissimo Fabio Fognini di Arma di Taggia e il sorprendente Gianluca Mager, sanremese reduce dall’exploit nell’Atp500 di Rio de Janeiro che gli ha consentito in un colpo solo di entrare nei primi 100 al mondo e di guadagnarsi la primissima convocazione in Nazionale.
Come per il calcio che ha una cassa di risonanza decisamente più elevata, anche nel tennis e per questo specifico incontro, le polemiche non mancano. Ad affrontarsi sono infatti le due nazioni che occupano il secondo e terzo posto sul podio del poco invidiabile primato di contagiati da Covid-19. Uno dei tennisti sud-coreani è rimasto bloccato a Istanbul ed è poi ripartito, gli altri sono arrivati dagli Stati Uniti o direttamente da Seul. Al loro seguito è annunciato lo staff e quindici tifosi, per un totale omnicomprensivo che dovrebbe essere di poco inferiore alle 50 persone.
In queste ore si svolgono febbrili tutti gli adempimenti per permettere la sfida ma in discussione c’è ancora se a porte aperte o chiuse (tremila biglietti già venduti), dividere le tifoserie, dividere la sala stampa e dividere gli spogliatoi, e poi igienizzare la scuola che confina col circolo che verrà utilizzata come sala stampa.
Certo il nostro Gianluca Mager se la poteva sognare anche un po’ diversa questa prima convocazione in Davis ma proprio a Rio ha dimostrato di aver la pelle dura e la testa a posto, con la speranza che capitan Barazzuti gli conceda la possibilità anche dell’esordio sul campo. Alla faccia del coronavirus.