Mentre inizia la settimana decisiva degli Internazionali d’Italia al Foro Italico di Roma, l’iniziale euforia tra gli appassionati locali è rapidamente scemata man mano che i primi turni hanno emesso i loro verdetti.
Lo shock del forfeit di Sinner (dopo quello del suo grande rivale Alcaraz) bloccato per seri problemi all’anca destra è stata la prima grande delusione, seguita a ruota dal ritiro ancor prima di giocare di Matteo Berrettini, e via via con le premature sconfitte dei due grandi del tennis Rafa Nadal e Nole Djokovic, e le ulteriori eliminazioni degli altri azzurri nei primi turni.
Tra le vittime di questo passaggio a vuoto dell’Italtennis ci sono purtroppo stati anche i ‘nostri’ Matteo Arnaldi e Fabio Fognini. Ma se dal primo era lecito aspettarsi di più, la partecipazione di Fognini a cui è stata assegnata una wild-card dall’organizzazione del torneo non può essere considerata negativa. Fabio, che con grande caparbietà e sacrificio è tornato tra i primi 100 al mondo (n.92 Atp), ha lottato e vinto il suo primo turno contro il britannico Evans (n.67 Atp) con il punteggio di 6/4 3/6 6/2 dopo 2 ore e mezza di gioco, ma si è dovuto arrendere nel match di secondo turno contro lo statunitense Taylor Fritz (n.13 Atp) con lo score di 6/3 6/4 in 1 ora e 21 minuti. L’ex top ten, sia in singolo che in doppio (unico italiano ad esserci riuscito sinora), ha dimostrato ancora una volta che la sua sensibilità e il suo tocco di palla sono unici ma non sono più supportati da una sufficiente condizione fisica, usurata da tanti anni di attività, di infortuni e di età che avanza e toccherà quota 37 entro la fine di questo mese.
Discorso diverso invece per Matteo Arnaldi che a soli 23 anni compiuti a gennaio può già vantare di aver vinto la Coppa Davis e da protagonista. Questo 2024 doveva essere per lui l’anno della consacrazione o quantomeno quello che lo avrebbe dovuto proiettare rapidamente a ridosso della top-20. Sinora la sua serie di inizio stagione parla però di 15 vittorie e 12 sconfitte, e bilancio positivo solo nel 1000 di Miami e nel 500 di Barcellona dove è riuscito a superare tre turni. Non è andata così a Roma davanti ai suoi tifosi che lo hanno visto annaspare nel primo turno contro il modesto francese Mayot (n.130 Atp) superato in tre faticosissimi set durati oltre due ore e mezza per 3/6 7/5 6/4, uno sforzo pagato caro nella partita successiva giocata e persa contro il cileno Jarry n.24 Atp, una dozzina di posizioni meglio del sanremese, con il punteggio di 6/2 7/6 dopo due ore di sfida.
Non sono buone neppure le ultime notizie che riguardano Gianluca Mager (n.266 Atp), anche lui come Arnaldi esponente del circolo Tennis Sanremo. Al ritorno della sua seconda parte di tournée sudamericana con in tasca una bella semifinale nel Challenger di Florianopolis in Brasile, Gianluca ha giocato le qualifiche dell’Atp500 di Barcellona dominando lo spagnolo Zapata Miralles ma poi perdendo con l’argentino Trungelliti. Tornato a giocare nei challenger, Mager ha perso al primo turno sia in Abruzzo a Francavilla contro il portoghese Elias 3/6 7/6 6/2, sia oggi a Torino contro il brasiliano Meligeni Alves (n.132 Atp) con il punteggio di 6/4 6/1 in un’ora di gioco.