“La giunta Bucci ha scelto di non tutelare i consumatori della provincia di Imperia, preferendo non contraddire il commissario Scajola, anche a costo di lasciare i cittadini senza strumenti per far valere i propri diritti”. È quanto denuncia Enrico Ioculano, consigliere regionale del Partito Democratico, che ieri in aula ha discusso un’interrogazione rivolta alla Giunta per chiedere se intendesse sollecitare Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, a esprimersi sulla congruità delle tariffe idriche decise dal commissario dell’Ato idrico imperiese.
“L’unico soggetto titolato a valutare la congruità delle tariffe – spiega Ioculano – è proprio Arera. Eppure, ad oggi, non si è ancora espressa né sulle tariffe del 2022 volute dal commissario Checucci, né sui due decreti tariffari del 2023 firmati da Scajola. Questo silenzio ha gravi conseguenze: il TAR Liguria ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso di Confesercenti Imperia proprio perché, in assenza di un pronunciamento di Arera, le tariffe sono considerate temporanee. Una situazione paradossale che priva i consumatori di ogni tutela”.
“Anziché farsi carico del problema – prosegue Ioculano – la Giunta Bucci ha dichiarato che chiederà al commissario Scajola di sollecitare Arera. Un controsenso evidente: lo stesso commissario che ha fissato le tariffe ha tutto l’interesse a evitare che Arera si esprima, dato che potrebbe anche smentirlo”.
“Nel 2023 – ricorda ancora Ioculano – il commissario Scajola ha annullato le tariffe 2022 decise dal precedente commissario Checucci, sostenendo che non fossero congrue. Se allora Arera si fosse pronunciata, forse oggi non ci troveremmo in questo caos. Ma la verità è che la giunta Bucci, pur avendo il dovere di tutelare i consumatori liguri, si rifiuta di esercitare il suo ruolo per non mettersi di traverso rispetto a Scajola”.
“Serve una presa di responsabilità – conclude Ioculano – non giochi di potere sulla pelle degli imperiesi”.