“Ad Imperia sono applicati tre piani tariffari, ma nessuno di questi è stato ancora approvato da Arera. La non approvazione dei piani tariffari da parte di Arera impedisce, come ha stabilito il Tar Liguria, che il ricorso presentato da Confesercenti possa essere discusso, visto che il procedimento per la determinazione tariffaria non si è concluso. È necessario che Arera intervenga, approvi o chieda di modificare le tariffe, ma serve un atto dell’autorità di vigilanza che determini la chiusura del procedimento e permetta la discussione anche di fronte agli organi della giustizia amministrativa di quanto deliberato.
In tutto questo le associazioni che rappresentano le diverse categorie imprenditoriali avevano richiesto, per attutire le conseguenze economiche e finanziarie una maggiore rateizzazione degli importi, ma tutto ciò è stato negato.
È molto grave che le bollette vengano emesse alle aziende (così come in larga parte anche per molti cittadini) senza nessuna verifica dei consumi attraverso la lettura dei contatori, che in molti casi non sono neanche presenti. Anche per le imprese è ingiustificabile una tariffa così alta in assenza di investimenti cospicui, con una qualità del servizio che non è migliorato né nella parte della distribuzione idrica, né nella parte amministrativa, con controlli dei consumi che non vengono effettuati e rateizzazioni che non vengono prolungate come richiesto dalle imprese. Quindi, queste tariffe così alte a cosa servono? Devono coprire partite pregresse? È possibile che i disservizi del passato vengano pagati da cittadini e imprese? Per noi no.
Per questo chiediamo che venga fatta chiarezza e chiediamo ad Arera che si pronunci, in maniera tale che si possa verificare l’appropriatezza o meno delle tariffe che l’Ato ha deliberato. Nelle condizioni attuali la provincia di Imperia ha le tariffe più alte della Liguria e il servizio peggiore, una situazione insostenibile. Se Arera non si esprime nessun cittadino può far valere le sue rivendicazioni sulle tariffe applicate, noi ci faremo portavoce delle richieste e chiederemo alla Giunta di assumere degli atti affinché si esprima”, così i consiglieri regionali Davide Natale, vicepresidente Commissione Ambiente, ed Enrico Ioculano consigliere regionale dopo la Commissione di oggi dove sono state audite le associazioni che rappresentano commercio, artigianato, industria e agricoltura.