“I nostri imprenditori agricoli non devono pagare la mancanza di infrastrutture irrigue adeguate: assurdo aumentare i costi, più cari anche fino a 5 volte rispetto ad altri gestori, per l’utilizzo dell’acqua potabile. Oltretutto si tratta di un servizio non richiesto e neppure necessario per la tipologia di attività in cui viene impiegata ed addirittura dannosa per i terreni perché ne aumenta la salinità poiché contiene prodotti per la sanificazione ad uso civile e non agricolo”. È quanto sostengono il Presidente di Coldiretti Imperia Gianluca Boeri e il Direttore Provinciale Domenico Pautasso nel commentare la proposta di modifica tariffaria da parte dell’A.T.O. Ovest della Provincia di Imperia rispetto ai servizi idrici per uso irriguo ed agricolo.
“Ancor più alla luce delle difficoltà dovute alla pandemia, le nostre imprese e la nostra agricoltura d’eccellenza che crea reddito ed occupazione, conservando e valorizzando il territorio imperiese, non possono farsi carico di ulteriori costi di gestione dovuti solo all’inefficienza ed alla mancanza di un progetto strategico di sviluppo che preveda la realizzazione di specifiche infrastrutture – proseguono Boeri e Pautasso. – È necessario che i nostri imprenditori paghino veramente ciò che consumano e non bollette artificiose, basate su letture presunte degli anni precedenti. Serve, infine, un sistema equo e proporzionato per evitare sperequazioni che danneggiano, ulteriormente, l’economia delle aziende”.
L’aspetto delle risorse idriche non si può risolvere parlando semplicemente di aliquote, non si può affrontare un argomento di questa portata, senza un progetto strategico e senza una visione di sviluppo che preveda la realizzazione delle infrastrutture necessarie, degno di un paese che fa parte dell’Unione Europea.