In più occasioni, addirittura già dalla campagna regionale di cinque anni fa, le promesse per un potenziamento e un rilancio dell’ospedale Saint Charles di Bordighera si sono sprecate.
“È chiaro che garantiremo e potenzieremo questo presidio ospedaliero”, dichiarava il Presidente regionale Giovanni Toti.
“Il plesso ospedaliero Saint Charles ha un potenziale di espansione e di crescita qualitativa e dimensionale illimitata”, aggiungeva il candidato Filippo Bistolfi.
“Riapertura del pronto soccorso entro l’anno”, rilanciava la Vicepresidente regionale e assessore alla Sanità Sonia Viale.
Tutti hanno sempre saputo e tutti sanno che per avere un pronto soccorso degno di questo nome non bastano né buone intenzioni, né tantomeno delle promesse.
I ‘Pronto Soccorso’ per essere tali hanno assoluto bisogno di reparti, Chirurgia e Medicina, e servizi, Laboratorio Analisi, Anestesia, Radiologia, efficienti la cui realizzazione rende di fatto molto complicato un nuovo Pronto Soccorso a Bordighera!
Malgrado ciò l’attuale Giunta regionale si è ostinata pervicacemente a promettere un ospedale pubblico gestito da privati. A chi obiettava veniva contrapposto un progetto fattibile e realizzabile con il sostegno dei fondi privati, ma il bando di gara per l’affidamento, a oggi, non ha sortito alcun effetto.
A questo punto, a distanza di anni, e a ormai legislatura finita spiace constatare come non si sia realizzato nulla, ma si sia anzi solamente voluto guadagnare tempo. Ancora in questi giorni all’assemblea di Amministratori locali sono state fatte le ennesime promesse: entro febbraio il progetto, e a maggio le prime realizzazioni. Sarà vero?
Visti i tempi, probabilmente si voterà entro maggio, questa è la sola eredità che verrà lasciata alla nuova Amministrazione regionale che ci auguriamo si rinnovi nel metodo e nei contenuti.