Sono le 11 del 3 gennaio 1954, l’annuncio di Fulvia Colombo dà il via alle trasmissioni televisive RAI: la scatola con lo schermo prende così vita e, giorno dopo giorno, accompagna e racconta la quotidianità degli italiani. Quella che diventerà la signorina buonasera inaugura con poche parole: “La RAI, Radiotelevisione italiana, inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”. Un annuncio che allora in studio non ebbero l’accortezza di registrare e così, dieci anni più tardi, la Colombo fu richiamata e, dopo aver replicato l’allestimento, ripetè il messaggio. Quello che oggi è sostanzialmente pervenuto a noi.
I discorsi ed i festeggiamenti dai nuovi studi di Milano, Roma e Torino terminarono alle 14:30 per fare spazio ad Arrivi e Partenze, condotto da un allora sconosciuto Mike Bongiorno. Alle 15 va in scena L’orchestra ed alle 15:45 il Pomeriggio Sportivo. Alle 17:30 viene proiettato il primo film Le miserie del signor Travet poi, dalle 19, il documentario L’avventura dell’arte: Gian Battista Tiepolo. Alle 20:45 fa il suo esordio il telegiornale condotto da Riccardo Paladini.
Serata intensa con il Teleclub alle 21:15; L’Osteria della Posta di Goldoni, dalle 21:45, seguito da un secondo varietà musicale, Settenote di Dada Grimaldi (prima donna italiana alla regia), prima de La domenica sportiva che chiuderà le trasmissioni.
La RAI è stata protagonista, osservatrice e narratrice dell’Italia di oggi e di ieri; a volte con eleganza, a volte con qualche scandalo. La nostra Riviera vive la presenza della Radiotelevisione italiana, in maniera tangibile, ogni febbraio quando Sanremo sbrilluccica per il Festival della Canzone Italiana. E una moltitudine di artisti, giornalisti e operai del settore invadono la provincia per qualche settimana. A proposito, il primo Festival trasmesso in televisione fu quello del 1955, condotto da Armando Pizzo e Maria Teresa Ruta direttamente dal Salone delle Feste del Casinò. Tra giovedì 27 e sabato 29 gennaio, stravinse Buongiorno Tristezza di Claudio Villa e Tullio Pane. Erano altri tempi, con regole diverse. Infatti il duetto si aggiudicò anche la seconda piazza con Il torrente.
La kermesse andò in diretta radiofonica dalle 22 mentre quella televisiva cominciò dalle 22:45, dopo la fine del varietà Un due tre condotto da Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. La contemporanea avvenne soltanto per la finale.