“Il termine tampone è diventato una specie di mantra negli ultimi tempi quindi è giusto fare chiarezza”. Queste le parole del direttore del Laboratorio Analisi dell’Asl 1 Imperiese Giandomenico Poggi che a Riviera Time ha spiegato i tipi di tamponi processati e il loro funzionamento.
“Il test può essere fatto nasofaringeo, orofaringeo oppure salivare. Da qui le strade si diversificano – sottolinea Poggi. Noi facciamo un tampone in pcr real time per evidenziare la presenza del genoma del virus e come seconda modalità eseguiamo il tampone antigene che ha avuto un’evoluzione nel tempo. Siamo passati da una prima generazione con la classica saponetta a una seconda più performante. Adesso siamo alla terza generazione che ha una metodica microfluidica con lettura in immunofluorescenza. Quest’ultimo test è particolarmente sensibile e specifico e viene adoperato soprattutto in ospedale, per esempio in pronto soccorso”.
Incessante il lavoro del laboratorio, sito nell’ospedale di Imperia, che quotidianamente processa: “… oltre mille test che vengono dai punti di prelievo stradali più una processazione di tamponi rna urgente a scopo ospedaliero. La grossa diversità tra tamponi è data dalla tempistica. Per l’esito di un rna servono ore se non, in questo momento, giorni mentre per un antigene di terza generazione bastano tre, quattro minuti”.
Negli ultimi giorni si è poi parlato di una possibile incapacità dei cosiddetti test rapidi, acquistabili in farmacia, di riconoscere la variante omicron. In realtà il direttore spiega: “Ancora ieri ho ricevuto una nota dalla ditta produttrice che ci fornisce in cui si legge che i test sono in grado di individuare le varianti”.
Il dottor Poggi è poi direttamente coinvolto nella gestione sanitaria del Festival di Sanremo. Oltre 6mila i test che dovrebbero essere processati tra il 25 gennaio e il 5 febbraio: “Il responsabile sanitario Rai ci ha chiesto di ripetere l’esperienza dell’anno scorso – dice. Ci stiamo organizzando con un padiglione dove saranno disposte sei strumentazioni per poter effettuare il test antigenico di terza generazione a tutti coloro che entreranno nel teatro Ariston con una ripetizione ogni 72 o 48 ore. Avremo dei turni di dodici ore giornaliere dalla settimana prima fino alla fine del Festival”.
A effettuare i test saranno interamente dipendenti Asl il cui lavoro non graverà però sulle casse dell’azienda sanitaria, ma su quelle Rai.