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Ieri sera è stato approvato un altro tassello importante in merito all’ospedale unico a Taggia: il consiglio comunale ha infatti votato favorevole alle varianti del Prg per la realizzazione della struttura recependo le osservazioni della valutazione ambientale strategica (VAS). Questo atto rappresenta l’ultimo passo prima che la pratica sia sottoposta alla Giunta Regionale per l’approvazione definitiva.

Le parole di Mario Conio

Ai nostri microfoni il sindaco Mario Conio ha commentato con entusiasmo l’importanza di questo traguardo: “Si è chiuso un passaggio epocale per il nostro territorio. Abbiamo definitivamente approvato la variante al piano regolatore, stabilendo le regole per la progettazione e la costruzione dell’ospedale. È stato un lungo lavoro, frutto della collaborazione con la Regione Liguria; ringrazio l’assessore Marco Scajola, tutti gli uffici regionali e l’ASL. Abbiamo raggiunto un risultato eccellente, perfezionato dalla valutazione ambientale strategica che ha permesso di esaminare tutti gli aspetti ambientali, territoriali e infrastrutturali con grande attenzione”.

Il progetto dell’ospedale unico prevede una struttura con un volume complessivo di 430mila metri cubi, distribuiti su una superficie di circa 130mila metri quadrati. “Abbiamo lavorato intensamente per garantire che tutte le tutele ambientali e le compensazioni necessarie fossero adeguatamente considerate”, ha aggiunto il sindaco. “Questo risultato ci permette di proseguire verso l’affidamento del bando di progettazione e la selezione delle figure professionali che guideranno questo progetto fondamentale per il Ponente ligure”.

Nonostante alcuni momenti di discussione animata in consiglio, Conio ha espresso soddisfazione per la generale condivisione, anche da parte della minoranza, sull’importanza di questa infrastruttura sanitaria. “Spero che in futuro si possa avviare un percorso di maggiore collaborazione, sapendo che i valori fondamentali ci uniscono in questa importante opera per il nostro territorio”.

Con la votazione di ieri, si conclude la prima parte del percorso. Ora, il documento approvato sarà sottoposto alla Giunta Regionale per l’approvazione finale, dopo di che si procederà con l’affidamento del bando di progettazione e la definizione delle figure professionali incaricate di realizzare l’ospedale. Il primo cittadino ha concluso: “Siamo fiduciosi che, con l’impegno comune, riusciremo a portare a termine questa opera vitale per la salute dei nostri cittadini”.

Le parole di Marco Scajola e Angelo Gratarola

“Siamo di fronte a un passaggio fondamentale – dichiara l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola. – Attraverso i nostri uffici abbiamo supportato concretamente il Comune di Taggia per arrivare a questo risultato che rappresenta un passo avanti cruciale nella realizzazione del nuovo ospedale. Quanto deliberato dal Consiglio comunale passerà ora nuovamente in Regione Liguria per l’approvazione definitiva ed entro i primi mesi dell’autunno avremo un quadro completato. Grazie alle modifiche inserite avremo una struttura più sicura sotto il profilo idraulico, geologico e sismico, più confortevole per quanto riguarda l’acustica, l’elettromagnetismo e l’ambiente in generale. Abbiamo, inoltre, previsto opere che renderanno il nuovo polo maggiormente connesso al tessuto infrastrutturale garantendo così una centralità ancor superiore. Il Ponente potrà contare su un ospedale moderno, all’avanguardia e soprattutto a misura di tutti i cittadini che cambierà il volto dell’intera provincia”.

“Si tratta di un ulteriore passaggio importante per il rinnovo dell’edilizia sanitaria ligure che passa anche attraverso l’ospedale unico del Ponente – sottolinea l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola. – Quanto approvato dal Comune di Taggia rappresenta la nuova tappa di un percorso che porterà alla sua costruzione. Avremo un polo sanitario di assoluto livello che sarà inserito perfettamente all’interno del sistema provinciale imperiese e che garantirà cure di prim’ordine ai cittadini”.

L’ospedale unico

Tra le suddette opere previste sono state inserite: la realizzazione di un collegamento pubblico leggero del nuovo ospedale con la stazione ferroviaria; la realizzazione di una viabilità ciclopedonale di collegamento del nuovo ospedale con l’area della stazione ferroviaria e con il centro abitato; l’istituzione di una linea TPL (autobus) dedicata al nuovo ospedale, di collegamento con i nodi strategici; un nuovo collegamento viario tra la SP 548 e via del Piano; l’implemento del campo pozzi a monte dell’ospedale; l’allacciamento al depuratore comprensoriale; oltre 1.700 parcheggi di cui una parte a uso pubblico.

A tal fine, nel documento approvato ieri in consiglio comunale sono indicati gli impegni stringenti che l’amministrazione comunale ha voluto introdurre.

Consumo del suolo

Per quanto riguarda il consumo del suolo si legge:

a) Dovrà essere dimostrata l’ottimazione dei parametri urbanistici rispetto alle quantità di superficie trasformata che dovranno risultare le minime indispensabili. La quantità di superficie trasformata da suolo agricolo in suolo artificiale ed impermeabile deve essere la minima indispensabile per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero, al fine di limitare il più possibile la perdita di superficie agricola e di consentire azioni compensative.

b) Dovranno essere massimizzate tutte le quantità di superfici da destinare ad aree verdi da allestire con vegetazione autoctona, arborea ed arbustiva coerente con le caratteristiche ecologiche locali, da scegliere in tipologia e quantità anche in relazione all’efficienza bioclimatica ed al fine di favorire e garantire i più elevati livelli di naturalità del suolo. Le essenze vegetazionali da impiegare dovranno essere esclusivamente di tipo autoctono al fine di limitare il più possibile la diffusione di specie aliene (IAS).

c) Le soluzioni progettuali dovranno garantire:
– le azioni compensative finalizzate a restituire e/o recuperare in altro luogo, tramite interventi di recupero e riqualificazione di aree scoperte in disponibilità pubblica da adibire a verde, la maggior quantità possibile di suolo naturale permeabile e/o avente una funzione equivalente;
– le soluzioni tecnologiche più idonee finalizzate a mitigare gli impatti derivanti dal consumo di suolo (impermeabilizzazione, isola calore etc);
– ulteriori misure mitigative, cautelative e compensative finalizzate alla minimizzazione degli impatti derivanti dalla perdita delle quantità di superfici di suolo naturale e permeabile a fronte della realizzazione del nuovo polo ospedaliero, tenendo presente che dette aree trasformate interagiscono anche con il corpo idrico sotterraneo di tipo poroso del torrente Argentina.

Per quanto concerne le tempistiche di realizzazione, alla luce di quanto approvato, si prevede per la primavera del 2025 l’individuazione della miglior offerta e la firma del contratto con l’aggiudicataria per arrivare alla consegna del progetto definitivo a inizio 2028.

L’intervista integrale a Conio nel video-servizio a inizio articolo.