Il gruppo consiliare di Taggia “Progetto Comune” interviene con una nota stampa a seguito dell’incendio della scorsa notte alla “Marr”.
“Erano i primi anni ’80 quando il consigliere comunale del PCI Carlo Barillà, affermò che Imperia fosse la quarta provincia della Calabria (all’epoca le province erano tre) in merito ai movimenti ‘ndranghetisti, con relativo stupore e reazione contrariata a tale dichiarazione da parte di tutti i politici locali.
A distanza di 40 anni, e dopo vari arresti, condanne, avvisi della DDA, della Procura e note del Ministero degli Interni, i politici locali forse realizzano la situazione?
L’incendio della MARR, per quanto le indagini siano in corso, pare di origini dolose, e francamente non crediamo ad una vendetta del singolo, ma probabilmente a qualcosa di più organizzato.
Crediamo che nel calcolo della qualità della nostra provincia, scesa al 74esimo posto su 107, venga anche contemplata la situazione della malavita organizzata, che ripetutamente negli ultimi 40 anni, si è infiltrata nell’acquisizione di appalti per opere pubbliche, gestisce un mercato della cocaina sempre più importante, e dove un Casinò per anni ha rappresentato una lavatrice per riciclare i denari prodotti illecitamente. Ricordiamo che c’era stato anche un tentativo di scalata alla direzione della casa da gioco matuziana da parte del clan dei catanesi. In questa provincia da anni sembra esserci un accordo fra ‘ndrangheta, Cosa Nostra e Camorra dove ad ognuno si è riservato un campo d’azione.
E dopo tutti gli eventi di questi quattro decenni, e quelli citati sono una minima parte per questione di sintesi, le amministrazioni iniziano ad avere sospetti, solo ora, ed iniziano a preoccuparsi. Forse solo ora si rendono conto che la malavita non è solo “piccolo pizzo” o “piccolo spaccio rionale”, è qualcosa di molto più complesso e radicato nel territorio”.